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Lo sport piemontese dà l’ultimo saluto al campione di bocce Gigi Zeppa

ASTI. Il mondo dello sport e in particolare quello delle bocce, piange la scomparsa di Luigi Zeppa (a destra in foto, assieme a Gianfranco Tivoli), per tutti semplicemente Gigi, campione di questo sport tipicamente piemontese negli Anni Settanta e Ottanta. Ieri (lunedì) alle 19 c’è stato il rosario, mentre oggi (mercoledì) alle ore 15 nella parrocchia del Don Bosco ad Asti si terranno i funerali. Lascia la moglie Rosilda, il figlio Cristiano con la moglie Antonella e i nipotini Alberto, Leonora, Elda e Giovanni.

Zeppa, che  si è spento sabato mattina all’età di 77 anni all’ospedale di Asti, dopo lunga malattia, ha una lunga carriera agonistica alle spalle: figlio d’arte (suo papà Diego, era stato un fortissimo bocciatore e una delle colonne della mitica Way Assauto), Gigi Zeppa nella sua carriera ha vinto molte gare ricoprendo quasi sempre il ruolo di secondo puntatore. Nel suo ricco palmarès figurano tre titoli nazionali a quadrette categoria A (vinti nel 1985 a Serravalle Scrivia e nel 1987 a Novara sempre con Adriano Aghem, Beppe Andreoli, Franco Negro per i colori del Nizza Torino, nel 2003 a Savigliano con Silvano Cibrario, Franco Negro, Dario Rossatto per La Fissa), due Targhe d’Oro di Alassio (vinte nel 1972 con Adriano Aghem, Giancarlo Selva, Danilo Vincenti per la Facis e nel 1985 con Beppe Andreoli, Franco Dallolmo, Franco Negro indossando la casacca del Nizza Torino) e due Coppe Consorzio Asti Spumante (nel 1983 per il Comitato Asti Bocce con Beppe Andreoli, Franco Notti, Carlo Negro e nel 1984 per il Nizza Torino con Adriano Aghem, Beppe Andreoli, Franco Negro).

«E’ stato uno dei più grandi secondi puntatori di sempre – ricorda Beppe Andreoli –. Un compagno di gioco ideale. Un amico, anche quando il campo ci metteva contro. Abbiamo giocato e vinto tanto insieme ma la gara che ricordo più volentieri è stata la Targa d’Oro di Alassio del 1985».

 

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