Sinfonia in giallo: la forshytia e la mimosa omaggio di primavera
La mimosa appartiene alla famiglia delle acacie, queste ultime sono le piante che fanno belli i nostri boschi in tutta Italia. La dealbata è quella tipica dai fiori gialli che fiorisce a marzo e viene venduta in tanti mazzetti nel giorno della festa della donna. Meglio quello che niente, si dice. Come niente? Si è appena conosciuto il motivo di tanta festa di giallo oro per i boschi, ora trasferito in piazze e vetrine di fiorai e vetrine di tutti i generi; viene distribuita come sollecito omaggio e già qualcuna si lamenta di quel misero ciuffetto di piumette tonde che ha posato in un bicchiere sull’acquaio dove l’aspettano altri pensieri quotidiani. Due sono le priorità negative: la donna ancora non si identifica con quel mazzetto come il dì delle Palme e il corrispettivo ramo d’ulivo, la donna è viva e vive tutti i giorni e di fiori gialli ne vuole una sinfonia lunga duratura e appassionata.
Ancor più vere e adesso tutte al positivo le ragioni della primavera, tutta giallo splendente come se i rami spogli, di ogni ingombrante e prossima verzura, volessero catturare i raggi del tiepido sole e rifletterne il colore. I fiori di questo mese in prevalenza si fanno notare proprio perché hanno il colore del sole.
Cespugli di forsythia nei giardini si vestono di questo giallo vivo, diventando dei roveti ardenti con tutti i loro rami tesi verso l’alto, ricurvi verso i lati, ma ricoperti di questo colore in ogni loro diramazione.
Gialli sono i primi crochi, le primule dei boschi e dei prati, anche i veri tromboncini, quelli rustici, acclimatati da sempre nei nostri prati, orti, aiuolette e vigne sono di un giallo barocco accentuato.
Ci si chiede perché prevale questo colore prima ancora che il verde abbia preso il sopravvento; è una gara giocosa e vivamente indispensabile dopo la lunga sbornia invernale di smog, i giardini di paese e città hanno bisogno con questa pianta di segnalare la presenza della natura. L’implosione immediata dei fiori dice la forza, la robustezza di questo grosso arbusto da fiore. Anche in condizioni disagiate la forshytia vive e trionfa, supera le altre più delicate e bisognose di infinite cure, ripianti e disinfestazione da parassiti. Da notare ancora che il giallo dominante simboleggia l’ottimismo, è il colore della forza, è stimolante ed è la speranza. E in questo senso vogliamo la forshytia come simbolo della primavera, perché esploda vivace e si espanda, come questa pianta lasciata al naturale, ovunque, su una ripa, addossata ad un muro, o come siepe o come arbusto d’ombra in un terrazzo estivo, terrà duro anche senza essere troppo innaffiato, ve lo garantisco, provare per credere.
Volete provare un’esperienza allegra? Portate in casa in febbraio dei rami tagliati di questa pianta, lasciateli in un angolo con abbondante acqua, con un poco di pazienza ecco la più innocua delle fioriture forzate.