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Casale ricorda l’eccidio dei partigiani della Banda Tom

CASALE. Anche quest’anno la Città di Casale ricorderà l’eccidio della Banda Tom, una delle più attive nella lotta partigiana nel Monferrato. L’appuntamento, organizzato dal Comune e dal Comitato Unitario Antifascista per la difesa delle Istituzioni Repubblicane, è previsto per sabato 19 gennaio. S’inizierà alle 9,30 con la riunione delle autorità civili, militari e scolastiche al Palazzo comunale. Successivamente alle 9,45, in corteo, attraverso via Mameli e via Liutprando, si raggiungerà piazza Monsignor Angrisani e la Cattedrale di Sant’Evasio dove, alle 10, avrà luogo la messa di suffragio.

Alle 10,30 il corteo muoverà verso il Teatro Municipale percorrendo via Duomo, piazza Mazzini e via Saffi. In Teatro alle 10,45, dopo i saluti del Sindaco Titti Palazzetti e del Presidente del Comitato Unitario Antifascista Germano Carpenedo, si terrà “Ricordi, memorie e testimonianze di Resistenza. Omaggio alla Banda Tom” con gli studenti dell’Istituto Superiore Balbo, dell’Istituto Superiore Leardi, il Coro dell’Istituto Comprensivo Casale 3 “In…cantiamo3”, l’Opera dei Ragazzi – Scuola Media Dante Alighieri e Paolo Bonfanti.

Al termine della cerimonia, circa alle ore 12, avverrà il trasferimento alla Cittadella dove ci sarà la deposizione delle corone alle lapidi dei 13 caduti della Banda Tom e del partigiano Gaetano Molo. Alla Cittadella verranno inaugurate le nuove Stele Informative dedicate alla Resistenza Casalese e alla Banda Tom.

Uno per uno i ragazzi della Banda Tom

La brigata partigiana comandata da Antonio Olearo (detto Tom, medaglia d’oro al valor militare), fu catturata il 14 gennaio 1945 a Casorzo. Oltre ad Olearo, 24 anni, di Ozzano Monferrato, ne facevano parte Giuseppe Augino, 22 anni, di Enna, Alessio Boccalatte, 20 anni, partigiano della Brigata Garibaldi Piacibello, Aldo Cantarello, 19 anni, di San Michele Alessandria, Luigi Cassina detto Ginetto o Tarzan, 25 anni, di Casale Monferrato, Giovanni Cavoli detto Dinamite, 34 anni, di Solero, Albert Harbyohire Harry (ufficiale della RAF), 31 anni, Giuseppe Maugeri, 23 anni, di Siracusa, Remo Peracchio, 21 anni, di Montemagno, Boris Portieri, 17 anni, di Genova, Giuseppe Raschio, 21 anni, di San Michele Alessandria, Luigi Santambrogio detto Gigi, 17 anni, di Casale Monferrato e Carlo Serretta detto Scugnizzo, 17 anni, partigiano della Brigata Garibaldi Piacibello. Tutti vennero incatenati, obbligati a marciare seminudi e scalzi, interrogati crudelmente e, dopo il trasporto a Casale Monferrato, condotti alla Cittadella dove furono trucidati il 15 gennaio. I loro corpi rimasero due giorni insepolti nella neve.

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