L’errore che commettiamo proprio tutti con il tagliere che usiamo ogni giorno: più batteri che sulla tavoletta del bagno

L'errore che commettiamo proprio tutti con il tagliere che usi ogni giorno

Tagliere (freepik) - piemontetopnews.it

Il tagliere che usi ogni giorno può ospitare milioni di batteri: scopri l’errore che tutti commettiamo e i trucchi per mantenerlo davvero igienico.

Il tagliere è uno degli strumenti più usati in cucina: lo prendiamo in mano quasi senza pensarci, per affettare una mela, tritare verdure o tagliare la carne.

Ma quello che molti non sanno è che il tagliere, per un errore può trasformarsi in un vero e proprio ricettacolo di batteri, arrivando a ospitarne molti di più della tavoletta del bagno.

La maggior parte delle persone commette un errore gravissimo e in questo modo, batteri come Salmonella, Escherichia coli e Listeria possono passare facilmente da un alimento all’altro.

Anche se pensiamo di usarlo nel modo corretto, bisogna prestare molta attenzione a un dettaglio per evitare rischi che possono comportare complicazioni a livello di salute.

Non fare questo errore: è rischioso per la salute

Può sembrare strano, ma diversi studi microbiologici hanno dimostrato che un tagliere per questo errore contiene una concentrazione di batteri nettamente superiore a quella che troviamo su una tavoletta del wc. Questo è sconveniente soprattutto nel caso in cui viene utilizzato quotidianamente.

Il rischio è serio, e anche molto grave. Non si tratta di una diceria, l’accumulo di batteri può causare disturbi per la salute e il modo per evitarlo è imparare a non commettere più questo banale errore, che però può rivelarsi più invadente di quanto sembra.

L'errore che commettiamo proprio tutti con il tagliere che usi ogni giorno
Tagliere (freepik) – piemontetopnews.it

Come usarli in modo sicuro

La disinfezione e la pulizia del tagliere utensile sono un passaggio indispensabile, poiché, anche se non tutti ne sono consapevoli, il tagliere può trasformarsi in un importante focolaio di batteri. Studi comparativi tra superfici di legno e plastica hanno infatti dimostrato che, in molte condizioni sperimentali, il legno ammassa meno batteri rispetto alla plastica o li relega più in profondità, rendendoli meno recuperabili e meno pericolosi per contaminazione incrociata. Questo non implica che il legno sia “immune” dai rischi: le microcrepe causate dai tagli, l’umidità residua, o un’igiene trascurata possono favorire la sopravvivenza di patogeni come Escherichia coli o Salmonella. Per questo motivo è consigliabile intervenire con corrette procedure igieniche, in particolare quando si manipola carne o pesce crudi, per evitare che elementi patogeni passino da un alimento all’altro o si moltiplichino sulla superficie del tagliere.

Il metodo più comune e raccomandato consiste nel lavare il tagliere in legno sotto acqua corrente tiepida, strofinando con una spugna e sapone neutro, evitando l’uso di acqua molto calda che potrebbe provocare rigonfiamenti e deformazioni del legno, nonché favorire l’ingresso di umidità negli strati profondi. In nessun caso bisogna lasciare il tagliere immerso: una prolungata esposizione all’acqua può deformarlo o farlo crepare, con conseguente maggiore ritenzione d’acqua e predisposizione alla proliferazione microbica. È altresì fondamentale non usare la lavastoviglie per taglieri di legno, poiché calore e umidità intensi possono comprometterne la struttura e favorire il formarsi di fessure dove i batteri possono annidarsi. Dopo la detersione, una tecnica efficace per disinfettare consiste nell’applicazione di una miscela di sale grosso, succo di limone e olio d’oliva, che agisce da abrasivo delicato e aiuta a eliminare macchie e odori residui. Per proteggere ulteriormente il legno, gli esperti in sicurezza alimentare suggeriscono di trattare il tagliere con olio alimentare (preferibilmente oil minerale per uso alimentare) e successivamente di stendere uno strato sottile di cera d’api con carta da cucina, in modo da creare una barriera protettiva che impedisca l’assorbimento di liquidi e odori. In più, è prudentissimo avere in cucina due taglieri distinti: uno esclusivamente per carne e pesce crudi e l’altro per ortaggi e cibi pronti, per ridurre il rischio di contaminazione crociata.