Fiori & Piante

In salotto un angolo tropicale di cactacee

In questo mese ci sono le bacche di cipresso e pigne, spighe d’autunno, lagurus, noci e nocciole per far ghirlande. Non facciamoci prendere dalla fregola, i giacinti e i narcisi forzati nonché tutti i fiori fuori stagione lasciamoli stare. Se sapeste quanto inquinano il mondo per farli sbocciare caldi ed estenuati, preparati apposta per il nostro sordo sentimento della natura che vuole tropici tutto l’anno e lascia, anzi incrementa, questa pur tenera ma ipocrita affettuosità nei confronti del fiorire innaturale. Non c’è più nulla di fiorito, è vero, anche le tenere pianticelle svernano quanto più possono sotto le loro stesse foglie secche e dormono ricoperte da una zolla di terra.

Ma se proprio vogliamo un angolo tropicale optiamo per una cactacea: un cereus, una caralluma, un echinocereus, sul davanzale del nostro surriscaldato appartamento, non patirà arsure, spifferi, né cali di temperatura e in primavera, coriacee come sono, queste piantine grasse se ne tornano fuori a respirare al sole

Visto che non possiamo far crescere in salotto un cedro del Libano, a meno che non fossimo dei sadici capaci di piegare al nostro volere, fra stenti e torture una così bella pianta. La crudele arte del bonsai per possedere paradisi in miniatura, se è un solo irresistibile capriccio di stagione per abbellire interni, la sfogherei sul bosso rustico che ama le sfide di umani crudi e non teme altri lussuosi sempreverdi. Dal momento che il lungo inverno può lasciare spoglie le nostre già desolate case moderne, il ramo sempreverde del bosso accoppiato a lunaria trasparente e piccole edere può essere la base per i trionfi delle nostre composizioni floreali.

Tentati dall’arte di armonizzarci con la natura che deve pur riposare, dipingi le pigne e godi le bacche di rosa rugosa, rosa pomifera e rosellina.

Fra poco spunta l’elleboro che non ha paura del gelo e della brina, detto anche rosa di natale, in realtà fiorisce più tardi da noi, lasciato fuori naturalmente perché non manchi mai alla promessa di fiorire quando gli pare, purché si ricordi che è uno dei primi fiori ad affacciarsi e ad annunciare che il nuovo anno vegetativo si prepara la veste, è tempo di ricominciare, andar per giardini a spiare una gemma, presagire un fiore.

Roxi Scursatone

Roxi Scursatone

Roxi Scursatone: artista e scrittrice. Ha frequentato l’Accademia Albertina e l’Ateneo torinese. Si è occupata da sempre di letteratura, critica d’arte e saggistica. Ha pubblicato il libro di critica letteraria “Breviario estetico di Gaia” (Genesi ed.) e “Jole con l’arte nei sandali” (Genesi ed.). Da più di un decennio suoi articoli e saggi brevi su artisti sono presenti sulla rivista “Vernice”. E per anni è sul periodico “Chiaravalle” con la sua rubrica dedicata all’arte e ai fiori. Suoi testi di poesia visiva sono stati pubblicati sulla rivista di poesia multimediale “Offerta speciale”.

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