Il lungomare più tossico del mondo è in Italia: un bagnetto qui ed esci col tumore | Peggio di una doccia in galera

Spiaggia - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Questo è il lungomare più tossico del mondo intero, si trova in Italia e un solo bagno potrebbe costare un tumore.
Non si tratta di un’isola sperduta del Pacifico e nemmeno un’area che potrebbe essere radioattiva perchè parte dell’ex Unione Sovietica. Si trova proprio qui, in Italia, non si tratta di certo di un’esagerazione o di un racconto da social network, quello di cui si parla è qualcosa di serio.
Qui l’acqua è turchese, la sabbia bianchissima e questo aspetto paradisiaco sarebbe veramente una trappola.
CI si sente letteralmente ai Caraibi p in una qualche isola esotica tailandese, invece siamo nella bella Toscana, dove ci sono centinaia di migliaia di persone che ogni estate si riversano per prendere il sole e fare il bagno in quella che in molti definiscono “la spiaggia più bella d’Italia”.
Eppure tutta questa bellezza potrebbe nascondere un segreto inconfessabile. Un possibile incubo per moltissimi villeggianti.
Sotto la sabbia bianca, un veleno invisibile
Questa spiaggia ha un aspetto veramente unico e proprio questo ha fatto in modo che essa entrasse nelle classifiche delle spiagge più pericolose mondo. Altre risultano essere piuttosto popolate da animali pericolosi come: squali, coccodrilli o meduse letali, ma questa è pericolosa in maniera invisibile.
In questo luogo ci sono: sostanze chimiche, rifiuti industriali, scarichi potenzialmente tossici che per molti decenni, sono stati riversati nel mare senza particolari filtri. Una spiaggia così bianca che deve però il suo calore a dei sedimenti industriali. Non mancano cartelli e denunce da parte delle associazioni ambientali, il flusso turistico verso questa zona non accenna a calare. Un mare così bello che stargli lontano è impossibile.
Ecco dove si trova davvero
Questo il “lungomare più tossico del mondo”, lo si ammira in Toscana, a Rosignano Solvay, una frazione del comune di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. A soli due passi dallo stabilimento chimico della multinazionale Solvay, sorge la famigerata spiaggia bianca. Per diversi anni l’industria della soda ha qui scaricato i suoi residui, alterando la naturale composizione della spiaggia. Numerose le smentite e le rassicurazioni.
La sabbia bianca, che tanto affascina i visitatori, è il frutto di un processo chimico, non naturale. L’acqua limpida nasconde delle sostanze calcaree come: silice e carbonato di sodio. Materiali radioattivi che in alcune circostanze possono alterare l’equilibrio della flora marina. Si chiede quindi di seguire le indicazioni ed evitare bagni.