Fanno fuoco dall’auto in corsa, un morto e un ferito a Carmagnola
CARMAGNOLA. Baldev Raj, incensurato 41enne di origini indiane, è morto in una sparatoria, questa sera a Carmagnola, nel Torinese. E’ accaduto in via del Porto, sulla strada statale in direzione Cuneo. Ferito un trentenne, che era in sua compagnia: il giovane è stato trasportato al Cto di Torino dal 118 con una ferita alla mano. Le sue condizioni non sono gravi. Sveglio e cosciente, il suo racconto servirà a far luce su una tragedia al momento senza ragione.
Sul posto i carabinieri di Moncalieri. In tutta la zona sono stati allestiti posti di blocco. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori dell’Arma, si erano trovati a casa di amici comuni per cenare insieme, come già altre volte il sabato sera. Non è chiaro cosa sia accaduto: un bicchiere, una parola di troppo, forse qualche ruggine precedente e tra alcuni dei presenti si accende una animata discussione. Spunta anche una pistola, due di loro scappano a bordo di una Seat, inseguiti da una seconda auto. Le gomme stridono sull’asfalto, la velocità si fa elevata fino in via Del Porto, dove gli inseguitori si affiancano alla Seat, fanno esplodere alcuni colpi di pistola e fuggono.
AGGIORNAMENTO ORE 8.30 DI DOMENICA 17
E’ stato arrestato l’uomo che ha sparato e ucciso Baldev Raj. Si tratta di Bikram Singh, operaio connazionale di 43 anni. Con lui sono stati denunciati tre complici, tra cui il fratello. Le indagini lampo dei carabinieri del Comando provinciale di Torino hanno permesso di appurare che, quello che in un primo momento era sembrato un vero e proprio agguato di camorra, era in realtà la conseguenza di alcuni dissidi interni alla comunità indiana.
Nel corso delle indagini sono stati rinvenuti una cartuccia inesplosa calibro 7,62×25 e due bossoli del medesimo calibro, sottoposti a sequestro. Non è invece ancora stata ritrovata l’arma utilizzata. L’arrestato, che ha ammesso le proprie responsabilità, si trova ora nel carcere di Torino a disposizione dell’autorità giudiziaria.
AGGIORNAMENTO ORE 11 DI DOMENICA 17
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori del Comando provinciale dell’Arma, l’amico ferito della vittima si è salvato soltanto perché la pistola si è inceppata. Sul luogo della sparatoria, lungo la strada per Casalgrasso, i militari hanno trovato una cartuccia inesplosa cal. 7,62×25. I carabinieri ipotizzano che la pistola, non ancora rinvenuta, si sia bloccata, costringendo l’omicida a desistere dall’uccidere anche il secondo uomo, ora ricoverato all’ospedale Cto di Torino con un proiettile nel polso sinistro.
In poche ore i carabinieri sono riusciti a ricostruire la vita della vittima, un incensurato residente a Faule (Cn), risalendo ai vecchi rancori che hanno armato l’omicida, residente a Racconigi (Cn). Importante ai fini dell’indagine è stato anche individuare l’auto dei fuggitivi. Sul luogo del delitto sono stati trovati soltanto due bossoli; è quindi probabile che gli altri siano stati raccolti dagli autori dell’agguato mortale. Unità cinofile sono ora impegnate nella zona alla ricerca dell’arma del delitto. L’arrestato, così come i tre complici denunciati, sono stati sottoposti al guanto di paraffina dai carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche (Sis) del Comando provinciale di Torino.