Due cantonieri travolti e uccisi da un’auto nel Chivassese
MAZZE’. Due cantonieri sono morti questa mattina lungo la strada provinciale che collega Villareggia a Mazzè, nei pressi del ponte sulla Dora. Stavano lavorando ad un cantiere stradale quando sarebbero stati travolti da una vettura. I due sono morti sul colpo. Si tratta di Giuseppe Butera, 62 anni di Chivasso e Giuseppe Rubino, 59 anni di Caluso. I due dipendenti della Città Metropolitana, in servizio presso il circolo di Chivasso, erano impegnati nella pulizia dei fossi che costeggiano la strada provinciale. Secondo una prima ricostruzione, l’auto che li ha travolti aveva appena sorpassato due mezzi. Alla guida un uomo di 82 anni di Cigliano (Vc).
Immediato l’intervento dei sanitari del 118, sul posto con i carabinieri, la polizia municipale e lo Spresal, ma per i due uomini non c’è stato nulla da fare. Illeso un terzo cantoniere.
Sul luogo dell’incidente anche la sindaca, Chiara Appendino insieme al Consigliere delegato ai lavori pubblici Antonino Iaria. La prima cittadina ha espresso vicinanza e cordoglio alle famiglie dei due cantonieri e a tutto il personale: “Giuseppe Butera e Giuseppe Rubino erano al lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini e la transitabilità delle strade.L’intera amministrazione esprime cordoglio e vicinanza alle famiglie”.
“Non si può e non si deve morire sul lavoro” ha aggiunto il vicesindaco metropolitano Marco Marocco, chivassese, particolarmente provato dalla tragedia avvenuta sul suo territorio.
Entrambe le vittime erano da molti anni al servizio dell’ente nel settore Viabilità ed erano conosciuti nella zona per il loro impegno ed il rapporto collaborativo con le amministrazioni locali del territorio. Nel primo pomeriggio nella sede di corso Inghilterra si è tenuto un breve presidio dei lavoratori della Città Metropolitana, nel corso del quale è emersa la proposta di un sostegno concreto da parte dei dipendenti dell’Ente alle famiglie degli scomparsi. Un altro presidio è previsto nella mattinata di martedì 12 febbraio davanti alla Prefettura.