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Crollo del viadotto a Genova, Torino mette a disposizione uomini e mezzi

TORINO. In seguito al crollo del viadotto autostradale di Genova, la sindaca Chiara Appendino ha contattato telefonicamente il sindaco di Genova, Marco Bucci, offrendo la “massima collaborazione” della Città di Torino e mettendo a disposizione – sulla base delle necessità che saranno indicate dalla Protezione civile nazionale e dalle autorità locali impegnate nel coordinamento delle operazioni di soccorso – uomini e mezzi della Polizia municipale e della Protezione civile del capoluogo piemontese per contribuire alla gestione dei servizi di emergenza. Al momento i morti sono 22, una ventina i feriti e una decina i dispersi.

La sindaca di Torino è stata tra le prime a commentare su Twitter: «Seguendo con preoccupazione le notizie che arrivano da Genova, esprimo solidarietà e vicinanza alle persone coinvolte, al sindaco e all’intero Comune di Genova, oltre a un profondo ringraziamento a tutte le forze impegnate nei soccorsi».

Oltre sull’autostrada enormi disagi sono stati provocati alle linee ferroviarie. Sulla linea Ovada – Genova Piazza Principe circolazione sospesa fra Genova Borzoli e il capolinea ligure; sulla Genova Piazza Principe – Arquata Scrivia (direzioni Torino e Milano) riattivata, seppure con rallentamenti e alcune cancellazioni di treni regionali.

«Non potendo attraversare Genova, i veicoli provenienti da Livorno e diretti verso Savona – spiegano dalla sala operativa provinciale Polstrada, impegnata anche a informare costantemente gli automobilisti che contattano il centralino – devono imboccare la A7 Milano-Genova, risalire fino in provincia di Alessandria, prendere la diramazione Predosa-Bettole e dirigersi nuovamente a sud».

Intanto, intorno alle 13 la Regione Piemonte ha aperto la Centrale remota per l’organizzazione dei soccorsi sanitari (Cross) a Genova. La gestione è del servizio 118 di Torino.
La centrale remota, una delle due esistenti in Italia insieme a quella di Pistoia, ha il compito di coordinare per conto del Dipartimento di Protezione civile di Roma l’allerta e l’attivazione di qualsiasi tipo di soccorso sanitario richiesto dalla Regione colpita.

«La centrale – informa una nota della Regione – contatta tutti i referenti sanitari e i gruppi di intervento delle varie regioni, partendo da quelle più vicine, per accertare in tempo reale la disponibilità dei moduli sanitari, dei mezzi di soccorso, degli elicotteri e dei posti letto nei reparti di terapia intensiva dei principali ospedali.
Ricevuti i dati, li trasmette al Dipartimento di Protezione civile di Roma e al responsabile sanitario regionale della regione interessata».

 

 

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