Chieri: 34enne denunciato dopo aver violato provvedimento di divieto di avvicinamento

Episodio di cronaca a Chieri - Ansa - Piemontetopnews.it
Un episodio di cronaca è avvenuto a Chieri, nel torinese: un uomo ha violato un provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti.
Un episodio di cronaca ha scosso la piccola comunità di Chieri, un comune del Torinese. Un uomo di 34 anni residente a Chieri è stato denunciato dalla ex moglie per aver violato un provvedimento di divieto di avvicinamento.
A incastrarlo è stato il braccialetto elettronico, il dispositivo che ha permesso di accertare la violazione della misura cautelare. L’uomo era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dall’autorità giudiziaria per precedenti episodi di molestie nei confronti della vittima.
Il divieto di avvicinamento gli imponeva di mantenere una distanza di sicurezza dalla persona tutelata, al fine di garantirne l’incolumità e la tranquillità. L’uomo ha invece violato il ‘Codice Rosso‘.
Il Codice Rosso, per chi non lo sapesse, è una normativa italiana introdotta con la legge n. 69 del 19 luglio 2019 dal secondo Governo presieduto da Giuseppe Conte per contrastare la violenza domestica e di genere.
La denuncia per la violazione del Codice Rosso
Il nome deriva dalla priorità assoluta che viene data ai casi di violenza o minaccia di violenza, simile a un codice di emergenza in ambito medico. La legge modifica il codice penale, il codice di procedura penale e altre normative per garantire una risposta più rapida e efficace alle denunce di violenza, con l’obiettivo di proteggere le vittime e prevenire situazioni di pericolo.
Il Codice Rosso non si occupa solo di proteggere le vittime di violenza domestica e di genere, ma anche di disciplinare il trattamento degli autori dei reati coinvolti. La normativa introduce diverse misure volte a garantire un’azione rapida ed efficace nei confronti degli aggressori, con l’obiettivo di prevenire ulteriori atti di violenza e proteggere le vittime.
L’uomo denunciato rischia parecchio
Al termine di tutte le verifiche effettuate dalle forze dell’ordine il 34enne è stato denunciato a piede libero per il reato di violazione di un provvedimento cautelare, previsto e severamente punito dal nostro Codice Penale. La sua posizione si aggrava ulteriormente a causa della recidiva, avendo già precedenti specifici per lo stesso tipo di reato.
L’episodio di Chieri sottolinea l’importanza e l’efficacia degli strumenti di controllo elettronico nell’ambito delle misure di protezione delle vittime di violenza e stalking. Il braccialetto elettronico si conferma un deterrente significativo e un valido ausilio per le forze dell’ordine nel monitoraggio dei soggetti a rischio e nella prevenzione di ulteriori atti persecutori. L’autorità giudiziaria potrebbe decidere di applicare misure più restrittive, come gli arresti domiciliari o la custodia cautelare in carcere, al fine di garantire una maggiore tutela alla vittima e impedire ulteriori condotte illecite.