Bancomat, non prelevare MAI se vedi lo schermo così | I delinquenti di Scampia hanno fatto i milioni in questo modo

Bancomat, i segreti per non farsi truffare - Piemontetopnews.it (Foto X)
È la tessera più amata degli italiani, ma utilizzarla con troppa leggerezza può costare carissimo: Bancomat, il segnale che può allarmare.
Da 40 anni è uno dei gesti più frequenti per gli italiani, sebbene il boom sia ben più recente. Fatto sta che, oggi, immaginare una quotidianità senza la nostra “tessera del cuore” sembra utopia.
No, per “tessera del cuore” non intendiamo la carta di credito, che nonostante la sua anzianità resta un servizio del quale non si sono ancora dotati tutti gli italiani. I motivi sono vari: il budget a disposizione, ma non solo.
Già, perché da ormai diversi anni a fare le veci della carta di credito è proprio lui, Sua Maestà il Bancomat. Ecco la tessera più amata e utilizzata dagli italiani, quella che non manca a quasi nessun cittadino maggiorenne.
Proprio come tutti quei servizi che oggi riteniamo facenti parte della nostra vita quotidiana ci risulterebbe difficile pensare anche ad un solo giorno senza la possibilità di recarsi allo sportello e effettuare il fatidico prelievo.
In Italia è Bancomat-mania, ma occhio ai furbetti: come difendersi
Del resto l’abitudine di tenere contanti in casa non è molto diffusa. Chi lo fa è previdente, ma meglio non esagerare, perché non è comunque consigliabile di questi tempi tenersi nel cassetto o sotto il cuscino capitali troppo elevati. In ogni caso lunga vita al Bancomat, a patto di prestare sempre attenzione al momento del prelievo.
Già, perché al giorno d’oggi il rischio truffa è sempre dietro l’angolo, in particolare se associato al mondo digitale. È infatti in preoccupante aumento il numero di reati commessi bande criminali proprio attraverso la manomissione degli sportelli Bancomat.
Come evitare la truffa allo sportello Bancomat: i segnali da non sottovalutare
Le tecniche usate sono molteplici, dalle “semplici” telecamere nascoste che mirano a registrare gli utenti mentre digitano il codice segreto a espedienti fraudolenti più sottili. Notarli prima che sia troppo tardi è difficile, ma non impossibile. Secondo quanto fatto notare dagli esperti di sicurezza informatica ci sono infatti alcune spie che devono mettere in allarme. Come vedere un pezzo staccato, una fessura insolita o addirittura una vite nella parte superiore dello sportello. In tal caso non bisogna effettuare il prelievo e segnalare immediatamente l’accaduto alla banca.
Quella vita potrebbe infatti essere il segnale proprio della presenza di una mini-telecamera nascosta, addirittura modello wireless, progettate per catturare il momento esatto in cui l’utente digita il Pin, per poi clonare la carta. Controllare con frequenza i movimenti bancari, magari attraverso l’home banking, e coprire con la mano la tastiera quando si digita il codice sono consigli sempre validi. Meglio però aggiungerci quello di tenere sempre gli occhi ben aperti, impiegando in modo saggio qualche secondo prima del prelievo per accertarsi che non ci siano anomalie allo sportello.