Agenzia delle entrate, “O fate la comunicazione oggi stesso o scatta la reclusione per 2 anni”: confermato il decreto durissimo

Agenzia delle Entrate - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

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Si rischia la reclusione per 2 anni se non si invia subito la comunicazione. Agenzia delle entrate conferma di decreto. 

Ora arriva la conferma ufficiale, ma di sicuro questo non fa certo contenta l’intera popolazione italiane che ora se non provvede immediatamente all’invio della comunicazione fiscale, potrebbe finire in carcere per 2 mesi. Un decreto avrebbe stabilito tutto questo.

Non sono pochi i contribuenti che rischiano veramente grosso, ci sono ora termini chiarissimi e chi non trasmette il documento rischia veramente grosso.

L’Agenzia delle Entrate ha fatto in modo che si alzasse l’attenzione, soprattutto da parte di chi potrebbe essere coinvolto in alcuni accertamenti fiscali che possono ricadere in alcuni procedimenti penali. Purtroppo ci sono casi in cui il Fisco non permette nessun errore, con soglie di tolleranze ai minimi storici.

Ovviamente lo scopo era quello di contrastare l’evasione in ogni sua forma, di qualsiasi genere, peccato che molti cittadini non sanno che un errore potrebbe costare veramente molto caro.

Sanzioni pecuniarie e carcere: i rischi sono concreti per chi ignora l’obbligo

Nel momento in cui si parla di omissioni fiscali non si deve più pesare esclusivamente a sanzioni pecuniarie, ma piuttosto a veri e propri processi penali. Il sistema fiscale italiano prevede una lunga lista di reati tributari punibili con pene detentive; basta pensare a chi non versa l’IVA, che paga una sanzione di € 250 mila, oltre a reclusione da 6 mesi fino ai 2 anni. Lo stesso è previsto per coloro che non versano le ritenute di acconto. Altre violazioni considerate gravi sono: dichiarazione fraudolenta con pena fino a 6 anni; emissione di fatture false, punito con reclusione da 6 mesi a 8 anni, occultamento o distruzione di documenti contabili e dichiarazione infedele per oltre 2 milioni di euro.

Ma la mancata comunicazione di uno specifico dato fiscale porta alla possibilità di essere reclusi per un periodo che può arrivare fino a 2 anni. Un rischio che riguarda anche piccoli imprenditori, partite IVA e lavoratori autonomi.

F24 - fonte_Canva - piemontetopnews.it
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La verità: si tratta della Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA

L’obbligo di cui si sta parlando riguarda la Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA. Tutti coloro che sono titolari di partita IVA devono provvedere alla comunicazione trimestrale dell’Agenzia delle Entrate. La scadenza è imminente se non la si rispetta, non si prevedono solo sanzioni pecuniarie tra i 500 e i 2000 euro, ma anche, one i casi più gravi delle conseguenze penali.

Quello che viene raccomandato è di controllare di aver inviato la comunicazione in maniera corretta, un semplice errore potrebbe trasformare tutto in un incubo. Quindi si consiglia, qualora sia necessario, si chiedere sostegno a una persona specializzata che si tratti di un commercialista o di un revisore fiscale.