Agenzia delle Entrate, ferie in bilico: stabilito il tetto massimo di giorni per legge | Partono gli accertamenti, vengono e bussano alla porta

Agenzia delle Entrate - Piemontetopnews.it

Agenzia delle Entrate - Piemontetopnews.it (Foto X)

Vivere in Italia è il sogno di (quasi) tutti, ma da oggi cambia tutto: addio ferie o sarà bagno di sangue con il fisco.

L’Italia, si sa, è il paese più bello del mondo. Almeno per noi che lo conosciamo bene dal punto di vista artistico (o in qualche caso pensiamo di conoscerlo…). Così, però, la pensano anche gli stranieri.

Da gennaio a dicembre, non c’è mese dell’anno in cui il Belpaese non sia meta di turismo. Da nord a sud, le bellezze dello Stivale richiamano visitatori da ogni parte del mondo, che raramente si pentono della scelta fatta quando arriva il sofferto momento di tornare a casa.

Tra luoghi incantati, spesso sconosciuti a chi viene da lontano, e le prelibatezze culinarie si può allargare all’Italia intera l’adagio che si usa per il Sud, la città per la quale si piange due volte: quando ci si arriva e al momento di lasciarla.

Certo, non è tutto oro quello che luccica, perché ciò che i turisti non sanno è che chi in Italia ci vive deve fare i conti con qualche noia. Dalla burocrazia alle tasse, gli esempi non mancano.

Cambio di residenza? Se optate per l’estero occhio alle tasse

Anche per questo la percentuale di italiani che decidono di lasciare la propria terra natale per trasferirsi all’estero è in lento, ma continuo aumento. Ciò che può sembrare incredibile per uno straniero trova invece giustificazione anche in un mercato del lavoro sempre più problematico.

Eppure, fare il grande passo è tutt’altro che facile. Prima di trasferire la propria residenza all’estero bisogna infatti essere convinti della propria scelta, anche per non incorrere in brutte sorprese sul piano fiscale. Come noto, infatti, le tasse si pagano in base alla residenza fiscale e altrettanto noto è che l’Agenzia delle Entrate è sempre in agguato, anche per controllare chi si è trasferito solo “virtualmente”.

Tasse - Piemontetopnews.it
Tasse – Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

L’iscrizione all’Aire e 183 giorni da non superare: tutto ciò che c’è da sapere per il cambio di residenza

Cancellare il proprio nominativo dall’Anagrafe della Popolazione Residente e iscriversi all’Aire, l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero, sono passi necessari, ma non sufficienti per avvalorare il trasferimento, che dovrà essere suffragato dai fatti, ovvero vivere concretamente all’estero per la maggior parte del periodo d’imposta.

Il conteggio è rigoroso e comprende i giorni interi e le frazioni di permanenza in Italia nel corso dell’anno. L’Agenzia delle Entrate dispone di una serie di banche dati rilevanti per individuare la presenza reale dei soggetti in Italia. In particolare se un soggetto è presente in Italia per meno di 90 giorni il periodo viene considerato come vacanza, mentre se il soggiorno si protrae per oltre 90 giorni, ma non supera i 182, si sottintende la volontà di restare in Italia per coltivare un qualsiasi interesse. Rimanere in Italia per oltre 183 giorni porta invece a mantenere la residenza nel nostro Paese, con tutte le conseguenze del caso a livello fiscale.