500€: approvato il Canone Televisivo più alto della nostra storia | Te lo fanno pagare fino all’ultimo centesimo

Tv che non funziona (web) - piemontetopnews
Un nuovo provvedimento sta per riscrivere le regole del gioco, e il portafoglio potrebbe risentirne pesantemente.
Preparatevi a un cambiamento epocale che toccherà le tasche di molti italiani.
Quella che fino a ieri era una “multa abbordabile”, sta per trasformarsi in un salasso senza precedenti.
Il conto da pagare per un certo tipo di intrattenimento rischia di diventare davvero salato.
Si parla di cifre mai viste prima, pronte a far tremare chiunque abbia un “certo tipo” di abitudini televisive.
Mai viste cifre così alte
Non stiamo parlando del canone RAI, ma di un ben diverso “canone” di sanzione, un canone per l’utilizzo illegale di contenuti TV a pagamento. Le multe previste oggi per la pirateria sono considerate da molti fin troppo basse, quasi un incentivo a proseguire su questa strada. Chiunque faccia un utilizzo regolare di questi servizi illegali, ritenendosi al sicuro grazie a una VPN efficace, non teme la sanzione, considerata “abbordabile” in caso di prima infrazione. Una cifra che non si configura affatto come un deterrente efficace. È quanto ritengono Marco Osnato e Federico Mollicone, entrambi di Fratelli d’Italia e firmatari di una proposta di legge che mira ad aumentare la quota minima sanzionabile.
Il documento offre un quadro numerico preoccupante sull’utilizzo delle IPTV illegali in Italia. Nel solo 2023 sono stati registrati ben 319mila atti di pirateria audiovisiva. Sebbene si tratti di una cifra più bassa rispetto ai picchi del 2016, quando si registrarono ben 668mila atti, è la dimostrazione lampante di come il fenomeno della pirateria sia rinato negli ultimi anni, complice una suddivisione malsana dei diritti TV e l’aumento dei costi degli abbonamenti legali. Alla luce di questi numeri, la multa iniziale di 154 euro è ritenuta troppo bassa. Sebbene non sia una somma esorbitante, occorre ricordare che in Italia la pirateria rientra nell’illecito amministrativo (violazione del diritto d’autore) e non nel penale. La sanzione aumenta fino a 5mila euro in caso di reiterazione o di aggravanti, come la distribuzione di materiale protetto.
Il possibile aumento del canone sanzionatorio
Ad oggi, sono state inviate circa 2.300 multe, prevalentemente da 154 euro, rivolte agli utilizzatori finali e non ai distributori. Tuttavia, secondo Osnato, questa multa è insufficiente. Dopo un confronto con i broadcaster televisivi e le aziende colpite, è emerso un accordo generale sul fatto che le sanzioni attuali non siano in grado di arginare efficacemente il fenomeno.
Da qui la proposta di legge, che verrà discussa dopo la pausa estiva, di aumentare la somma da 154 a 500 euro per gli illeciti “lievi”. Di conseguenza, anche la sanzione per gli illeciti più gravi verrebbe incrementata, passando da 5mila a 16.233,77 euro.