“I piemontesi sono tutti str…” | I colleghi di Cannavacciuolo non hanno dubbi: non sono riusciti a trattenersi

Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciulo e Bruno Barbieri - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

Giorgio Locatelli, Antonino Cannavacciulo e Bruno Barbieri - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

I colleghi di Cannavacciuolo non hanno dubbi e hanno espresso la loro opinione sui piemontesi. Un vero caos quello che se ne ricavato. 

Quando si dice Piemontesi, c’è qualcuno che storce il naso, perché considerati molto riservati, troppo sobri, insomma, non delle persone di compagnie. Ma in fondo come si dice? Chi disprezza compra? Allora potrebbe valere anche per i nostri cari piemontesi. In fondo un solo pregiudizio non può di certo definire un intero popolo, anche considerando che sono molte le sfaccettature da considerare per ogni singola persona.

Quello che è certo è che nel popolo torinese c’è molto più da scoprire di quello che si possa pensare e questo ce lo dimostrano le iniziative che in alcune città del Piemonte vengono intraprese.

Il Piemonte si conferma essere una terra molto ricca, che ha veramente tanto da offrire, indipendentemente da quella che secondo molti è la freddezza dei suoi abitanti. 

Cerchiamo allora di comprendere perchè i piemontesi sono finiti sotto la lente di ingrandimento.

Le iniziative piemontesi che confermano il loro essere un popolo aperto

Il Piemonte nel pieno dell’estate mette in mostra quella che è la sua convivialità, la sua capacità di organizzare una serie di eventi che si rivelano essere in grado di unire la cittadinanza e mostrare quelle che sono le bellezze e le squisitezze del territorio. Tra le diverse occasioni che scendono in campo c’è Collisioni, non il solito festival musicale, ma un vero e proprio laboratorio culturale, dove la musica finisce per essere un linguaggio universale. Ospiti in tali serate saranno: Gigi D’Agostino, Irama, Sfera Ebbasta, con i biglietti venduti a prezzi popolari.

Ovviamente questa è l’occasione di mettere in campo anche la tradizione gastronomica, facendo di Alba la vera capitale del gusto, con un grande spazio dedicato al progetto europeo LoST-EU, che promuove i piccoli produttori caseari e gli otto formaggi DOP del paniere: dal Murazzano e Roccaverano piemontesi, al Puzzone di Moena, fino al Provolone del Monaco campano.

Street food - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Street food – fonte_Canva – piemontetopnews.it

Tutti amano lo street food

I prodotto più antichi della tradizione piemontese vengono messi in campo, mentre si cerca di sensibilizzare i più giovani su come scegliere cibo equo, locale e sostenibile, cercando di trasmettere il messaggio che mangiare non è solo nutrirsi ma un atto culturale. Quello che si scopre è che sì, i piemontesi sono tutti street food lovers. E i colleghi ristoratori di Antonino Cannavacciuolo, che da anni ha scelto proprio il Piemonte come seconda casa, non hanno dubbi sull’elevata qualità del cibo proposto.

Nel Food Village del festival, tutto è pensato in chiave locale e green. Le birre sono artigianali, l’acqua pura delle Alpi Marittime e i vini DOCG piemontesi. E poi c’è l’icona del festival: il Cheeseburger di Fassona con formaggio Inalpi, frutto della collaborazione tra piccoli allevatori locali e aziende etiche.