Mi spiace, hai superato il limite di età | STOP AI RINNOVI DELLA PATENTE: Matteo Salvini è stato categorico

Patente addio, la legge non ha pietà per gli anziani - Piemontetopnews.it

Patente addio, la legge non ha pietà per gli anziani - Piemontetopnews.it (Foto Vehiclecue.it)

Guidare un’auto rappresenta la massima forma di indipendenza, ma la carta d’identità non mente: patente in frantumi per tanti.

Il giorno in cui superiamo l’esame di maturità o quello in cui otteniamo la sospirata licenza di guida? La domanda è sempre la stessa: quale dei due rappresenta il vero lasciapassare verso l’età adulta?

Detto che si tratta di traguardi che nella maggior parte dei casi vengono ottenuti a distanza di breve tempo tra loro i sostenitori di entrambe le “fazioni” hanno buoni motivi per pensare di avere ragione.

L’addio alla scuola vera e propria, prima dell’eventuale accesso all’università, rappresenta un passaggio verso la vita “vera”, non solo dal punto di vista culturale. Tredici anni di età scolare costituiscono infatti un buon bagaglio anche umano di esperienze formative.

Dall’altra parte conquistare l’autorizzazione a guidare un’auto equivale, almeno nella nostra mente di neo-maggiorenni, alla certificazione di un’indipendenza non certificata solo dalla carta d’identità, ma “meritata” sul campo.

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Fin qui le analogie, inferiori ai punti di divergenza. Perché se la licenza scolare è per sempre, e finisce spesso in cornice in soggiorno, la patente va difesa a costo di qualche sacrificio. Destinati ad aumentare nel corso degli anni.

La cultura, una volta certificata, resta, i riflessi che servono per guidare in modo sicuro per sé e per gli altri, invece, sono inevitabilmente soggetti a modificarsi con il passare del tempo. Per questo la legge prevede controlli più rigorosi e anagraficamente più frequenti con il passare degli anni per la conferma della licenza di guida.

Patente, come averla anche dopo gli 80 anni - Piemontetopnews.it
Patente, come averla anche dopo gli 80 anni – Piemontetopnews.it (Foto Motorzoom.it)

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Come noto la validità della patente è di 10 anni fino ai 50 anni di età, di 5 tra i 50 e i 70 anni, di 3 tra i 70 e gli 80 anni e solo a scadenza biennale dopo gli 80. Proprio quest’ultima “categoria” è quella soggetta a controlli più rigorosi che, se non superati, possono portare al mancato rinnovo della patente. Del resto, guidare dopo gli 80 anni non è da tutti. La verifica dei requisiti minimi legati a vista, udito e capacità cognitive è rigorosa e può generare apprensione in chi deve portare la documentazione che attesta il proprio stato di salute, in particolare in presenza di patologie croniche, pur sotto controllo.

Superare la prova può aumentare l’autostima e aiutare a vivere una vecchiaia migliore anche dal punto di vista psicologico, al contrario venire bocciati e perdere quindi il diritto ad andare in auto da soli può influire in maniera negativa sul morale. La perdita dell’indipendenza è quanto di peggio possa accadere ad un anziano, ma la legge italiana non prevede scorciatoie. L’approccio degli esaminatori di fronte a un soggetto over 80 cambia inevitabilmente dal punto di vista psicologico, ma l’inflessibilità è la stessa. In mancanza dei requisiti minimi la licenza non può venire rinnovata, prima di tutto per la sicurezza del candidato.