Ultim’ora: Napoli sotto attacco | “Prima donne e bambini”: è la prima volta che succede nel 2000

Vesuvio - fonte_Facebook- piemontetopnews.it
È la prima volta che succede, a essere preoccupati sono soprattutto le donne e i bambini napoletani che si sono visti sotto attacco.
Napoli è stata colpita da un evento che avrebbe portato i cittadini a vive le ore di profonda tensione. A metà giornata senza alcun preavviso, la città e tutti i comuni limitrofi sono stati letteralmente investiti da un evento e non ha fatto altro che provocare: panico, strade svuotate, traffico bloccato, famiglie in fuga dai propri appartamenti.
Quelle che sono state viste erano scene veramente drammatiche, che riportavano alla memoria pagine di storia, che abbiamo già vissuto. Ovviamente però non era mai successo con la stessa intensità con cui è avvenuto oggi.
Uomini, donne e soprattutto bambini si sono riversati in strada, letteralmente sconvolti. Il rischio per la propria vita è veramente molto elevato.
Ma cosa è successo? Cosa ha fatto letteralmente dilagare il panico in tutta la città?
Caos nei trasporti e cittadini in fuga
Semplice immaginare come l’episodio abbia avuto importanti ripercussioni su tutta la rete urbana e regionale. Ad essere andata completamente in tilt è la linea 2 della metropolitana che è stata sospesa, proprio come successo anche alla Cumana e la Circumflegrea. I treni dell’Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno subito ritardi pesantissimi e in alcuni casi, leattese dei pendolari si sono protratte ben oltre le due ore. In queste circostanza, anche le stazioni si sono riempite, con una preoccupazione non indifferente negli occhi dei viaggiatori.
Non si è di certo salvato il traffico stradale, che ha subito un impatto notevole; numerosi i rallentamenti e blocchi spontanei creati da cittadini spaventati. Ad essere inondati dalle segnalazioni sono stati i social, dove i cittadini hanno cercato di comprendere quale fosse la gravità dei fatti che stavano capitando. L’agoscia è stata poi alimentata da un crollo avvenuto nella zona di Bacoli, nell’isolotto di Pennata. Dove un costone di roccia ha ceduto, fortunatamente senza ferire nessuno.
Un evento che riporta al 1983
Ancora una volta Napoli e la sua spensieratezza sono state messe a dura prova da un fenomeno ben preciso, il terremoto. Alle ore 12.47 di lunedì 30 giugno, una scossa di magnitudo 4.6, la più forte registrata nella zona dei Campi Flegrei dal 1983, ha scosso la terra. Secondo gli esperti, l’epicentro è stato localizzato a soli 5 chilometri di profondità, nei pressi del Castello Aragonese di Baia, nel comune di Bacoli.
Un evento che ha dato poi il via a un vero e proprio sciame sismico, che ha generato ben dodici movimenti tellurici nel corso della giornata. L’intensità della scossa ha spinto gli abitanti in strada, con una forte paura ma fortunatamente senza alcundanno importante.