Se non vuoi un figlio serial killer, ecco cosa NON devi dirgli assolutamente | Ne va della sua sanità mentale

La difficile vita del genitore - Piemontetopnews.it

La difficile vita del genitore - Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Nell’era dei social il rapporto tra genitori e figli è sempre più delicato: l’importanza dell’educazione verbale.

È più difficile fare i genitori o i figli? La domanda può sembrare vagamente provocatoria, ma è molto più seria di quanto si possa pensare e soprattutto cercare di dare la risposta corretta è tutto tranne che una missione semplice.

Proprio come semplice non è “recitare” una delle due parti. Virgolette quanto mai d’uopo, perché, purtroppo, la vita non è un film o una rappresentazione teatrale. Nella quotidianità non c’è nessun copione da seguire, ma si vive quasi sempre di improvvisazione.

E se il problema fosse proprio questo? Avere un prontuario di comportamenti, sapere in anticipo come comportarsi in situazioni difficili potrebbe aiutare sé stessi e la controparte.

Ovvio, essere genitori è un dono meraviglioso, nobilita la vita di ogni essere umano. Ma, come si dice, rappresenta anche il “mestiere” più difficile del mondo. Perché educare un pargolo non significa solo insegnargli le buone maniere, in particolare al giorno d’oggi.

La dura vita del genitore: non è importante cosa dire, ma come dirlo

I numeri purtroppo non mentono. La quota di figli/e che cresce con problemi psicologici è in continua ascesa. Quasi sempre tali difficoltà nascono nell’infanzia, la fase durante la quale ci si forma il carattere.

Le storie agghiaccianti di figli verbalmente, ma purtroppo sempre più spesso anche fisicamente, aggressivi nei confronti dei genitori riempiono con troppa frequenza le pagine di quotidiani o siti web per non far scattare l’allarme. Non sempre per un genitore può essere facile non capire cosa dire, ma come dirlo.

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Genitori-figli, le regole di comportamento – Piemontetopnews.it (Foto Pexels)

Il prontuario del bravo genitore: le 5 frasi da non dire per non crescere figli aggressivi

Ecco allora che in supporto arriva un utile studio della celebre psicologa infantile Reem Raouda, che dopo anni di ricerche è in grado di affermare che alcune parole possono provocare nei bambini una reazione di fuga se non di violenza. Appunto, l’importante non sono i concetti che si devono trasmettere, ma il modo attraverso il quale si cerca di farli apprendere ai nostri ragazzi. Per questo è nata la lista delle 5 frasi da non dire mai ai figli.

Che le minacce (“Se fai questo, allora ti tolgo…”) rischino di essere controproducenti lo si è sempre saputo. Molto meglio essere persuasivi, far capire le conseguenze di una possibile azione. Meno noto è che una frase come “Si fa così perché l’ho detto io” rischi di bloccare la comunicazione genitori-figli perché insegna la cosiddetta “obbedienza cieca”. Fondamentale è far capire al ragazzo perché una cosa vada o non vada fatta, non farla cadere dall’alto “solo” perché si è genitori. E ancora: evitare di dire “Lo sai che è meglio così” così come “Smettila di piangere. Stai bene” di fronte ad un malanno “presunto”, magari per non andare a scuola. Infine, l’importanza della pazienza, la virtù del genitore forte. Una frase come “Quante volte devo dirtelo?” rischia di essere controproducente, insinuando un senso di colpa nel bimbo. In generale si tratta di consigli volti a leggere la “ribellione” come una richiesta di connessione e supporto emotivo da parte del ragazzo. Crescere i figli in modo autorevole, ma non autoritario, può aiutare a riempire la società di adulti psicologicamente sani e resilienti.