Agenzia delle entrate, “250mila euro di multa a chi paga in contanti”: passata la legge | Da oggi usate solo il bancomat

Contanti addio, arrivano le multe - Piemontetopnews.it (Foto Pexels)
La moda dei pagamenti digitali coinvolge anche le istituzioni: contanti addio, per i ‘boomer’ scatta il pugno di ferro.
L’era del contante è definitivamente tramontata? Ok, l’interrogativo non è tra i più originali, ma va detto che la quotidianità impone di porcela anche con una certa inquietudine, in particolare per i meno giovani.
Ormai è infatti una prassi assistere a pagamenti digitali, a prescindere dall’importo da versare. Che ci sia da pagare per tutti al ristorante o un caffè, cambia poco. Si fa tutto con la carta e comunque c’è sempre Google Pay o Samsung Pay.
Il risultato è che gli esercizi commerciali forniti solo di Pos rischiano di essere considerati “vintage”, perché alla cassa quando c’è da saldare un conto anche la carta fisica si avvia a diventare un oggetto superato. Si avvicina il telefono dopo averla “caricata”, e via.
Trattasi del famoso NFC, al secolo Near Field Communication, tecnologia di ricetrasmissione in realtà vecchia di oltre 40 anni, ma relativamente giovane quanto a modalità di pagamento. Certo, prima di pensare di utilizzarla è sempre meglio accertarsi che il negozio la accetti…
Spese sanitarie e non solo: addio contante, se lo usate vi multano
Già, perché uscendo senza contanti, e ultimamente magari anche senza la carta di credito, si rischia di incappare in un negozio “all’antica”. Sono pochi, certo, ma qualche euro in tasca è comunque sempre meglio averlo. Anche se pure le leggi più recenti ci invogliano a fare il contrario…
Da tempo le istituzioni incentivano il pagamento delle prestazioni mediche senza ricorrere al contante. Che si tratti di modalità contactless, che resta quella preferita, o di bonifico, o ancora attraverso PagoPa, l’importante è che il pagamento sia tracciabile. Non va quindi effettuato brevi manu via contante, pena l’impossibilità di inserirlo tra le spese mediche deducibili al 19% in sede di dichiarazione dei redditi.
Pagate solo con liquidi? Occhio alla soglia o sono guai
Nell’era della lotta alla criminalità e della semplificazione dei controlli fiscali, che punta a una progressiva eliminazione del contante la novità è però rappresentata dal fatto che dal 2025 è stato posto un tetto ai pagamenti in contanti, che non possono superare la soglia dei 5.000 euro. Il trasferimento superiore al limite può essere eseguito solo attraverso il tramite di banche o Poste italiane, o ancora istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento.
Non finisce però qui perché sono state varate anche sanzioni severe per chi, anche in maniera involontaria, supera il limite dei 5000 euro di pagamenti in contanti all’anno. Per importi fino a 250.000 euro viene applicata una sanzione che va da 1.000 a 50.000 euro, se si va oltre i 250.000 euro addirittura da 5.000 a 250.000 euro. Peraltro, sempre a partire dal 1° gennaio 2025, i pagamenti effettuati con metodi tracciabili sono deducibili da reddito di lavoro autonomo le spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande e le spese per viaggio e trasporto oltre ai rimborsi analitici delle medesime.