“Agente, stavo solo facendo la spesa”: 3mila euro di multa e 5 anni di reclusione | Dovete morire di fame e di sete

Posto di blocco - fonte_Ansa - piemontetopnews.it

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Vai a fare la spesa e ti rifilano 3 mila euro di multa oltre a 5 anni di reclusione, non si può nemmeno uscire di casa. 

Non sono pochi i casi di cronaca che segnano la nostra penisola nel corso dei mesi e degli anni, ma di certo il divieto di fare la spesa non se lo aspettava proprio nessuno. Ma come spesso succede un divieto altro non è se non il tentativo di gestire al meglio una questione piuttosto insidiosa.

Tutti ricordiamo di quando in tempi Covid si andava a fare la spesa in piccoli raggruppamenti, onde evitare che la pandemia si diffondesse ancora di più.

Ora sembra di essere tornati proprio tra il 2020 e il 2021, quando andare a fare la spesa era diventato proprio in incubo, ci limitano di nuovo la possibilità di muoverci?

Ecco allora cosa occorre sapere prima di suscitare la rabbia di buona parte degli italiani. 

Scattano i controlli da parte dell’ente

Notizia delle ultimasse ore quella che viene riportata e secondo la quale sarebbero scattati i controlli da parte dell’ente che cerca di sincerarsi che sia tutto in perfetta regola. Sappiamo bene quando l’Agenzia delle Entrate, proprio come l’INPS, siano sul piede di guerra, per evitare che i benefici economici da loro concessi vadano a finire nelle mani di coloro che non ne hanno alcun diritto. Numerosi i benefici su cui cade l’attenzione degli enti e tra essi, ovviamente, anche gli aiuti economici italiani. L’INPS vigila affinché le misure non vengano utilizzate nella maniera sbagliate, basta pensare ai divieti che vigono sull’Assegno di Inclusione.

Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è l’Assegno Unico Universale per figli a Carico, la misura che per molti si rivela essere una vera e proprio salvezza. Ma al suo utilizzo occorrerebbe fare attenzione.

Assegno Unico - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Assegno Unico – fonte_Canva – piemontetopnews.it

Il caso dei genitori separati

La natura dell’assegno dovrebbe essere ormai chiara o comunque non ci dovrebbero essere dei grandi problemi. L’importo viene concesso per aiutare le famiglie con figli a carico. Quindi si presume che l’importo venga utilizzato per le loro necessità, come l’abbigliamento e prodotti per la scuola.

Ma la Corte di Cassazione  è dovuta intervenire con la sentenza n. 24140 del 2023, secondo la quale il genitore affidatario che ha in affidamento i figli, deve utilizzare l’importo unicamente per i suoi bisogni. Il rischio, in caso contrario, è quello di essere denunciati per appropriazione indebita con la possibilità di essere arrestati e chiusi in prigione per un periodo fino a 5 anni con una sanzione di 3 mila euro.