Torino: due professori sono stati aggrediti da un allievo in una scuola superiore

Due insegnanti aggrediti a scuola - Ansa - Piemontetopnews.it
Episodio a dir poco inquietante in un istituto superiore della periferia torinese. Due docenti picchiati da uno studente, parte la denuncia
Torino nelle ultime ore è stata testimone dell’ennesimo, vile e inqualificabile episodio di violenza nei confronti di un insegnante. I fatti risalgono a qualche giorno fa e hanno avuto per “protagonisti” uno studente e due docenti.
Tutto questo nel momento in cui, ironia della sorte, il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara presentava il nuovo disegno di legge che prevede l’arresto obbligatorio in flagranza di reato per chi provoca lesioni personali al corpo docente.
I fatti, per quanto è dato sapere, si sono svolti presso l’istituto superiore ‘Romolo Zerboni’, nel quartiere Madonna di Campagna alla periferia di Torino, durante una pausa tra una lezione e l’altra.
Uno studente di circa 16 anni avrebbe dato un calcio a un insegnante colpendone poi un altro con degli schiaffi sul volto. Proprio quest’ultimo dopo aver ricevuto le cure al pronto soccorso ha presentato denuncia alle forze dell’ordine.
Aggressione ingiustificata
Non si conoscono ancora i motivi di quella che ad oggi si presenta come un’aggressione del tutto ingiustificata. L’episodio ha creato un clima di forte tensione e sgomento all’interno dell’istituto superiore. Le lezioni sono state sospese e molti studenti, testimoni diretti o indiretti dell’accaduto, sono stati visibilmente scossi.
La dirigenza scolastica ha espresso la propria solidarietà ai docenti aggrediti e ha annunciato l’intenzione di collaborare con le autorità inquirenti per fare luce sull’accaduto. Secondo alcune fonti non si può escludere che che nei prossimi giorni vengano attivate misure di sostegno psicologico per studenti e personale scolastico.
Ennesimo campanello d’allarme
Questo grave episodio di violenza ripropone con urgenza, ancora una colta, il dibattito sul disagio giovanile e sulle difficoltà che spesso si manifestano all’interno di parecchi contesti scolastici. Le cause di un gesto così estremo possono essere molteplici e complesse, spaziando da problemi personali e familiari a dinamiche relazionali difficili all’interno della scuola.
Da questo punto di vista oltre a varare misure repressive utili comunque a scoraggiare attacchi nei confronti degli insegnanti, sarebbe di vitale importanza analizzare e comprendere le radici profonde da cui nascono atteggiamenti del genere. La scuola deve tornare ad essere un luogo in primis sicuro e sereno e poi un posto in cui gli studenti possano crescere e maturare sia dal punto di vista culturale che sociale. Dall’altro lato non è più accettabile che un insegnante debba sentirsi minacciato nell’esercizio delle sue funzioni.