Con Ulisse che parla in piemontese sulle onde del mare, nasce Blamblinèide
 
        
Piacevoli i testi (in endecasillabi in rima); molto orecchiabili i brani musicali ed i vari leit-motiv della commedia: azzeccato e coinvolgente, in particolare, quello che fa: “Ël mar a s’àussa e peui as bassa: costa a l’é l’onda, l’onda dël mar”. Voce recitante: Sergio Donna. Luci e suoni di Andrea Tartari.
Attribuita (come l’Iliade) ad Omero, l’Odissea fu scritta tra il IX e l’VIII secolo a. C. Il poema è ambientato negli anni successivi alla Guerra di Troia, che si svolse, probabilmente, tra il 1194 a.C. e il 1184 a.C. Il pretesto di questo lungo conflitto tra Greci e Troiani fu il rapimento da parte di Paride della bellissima Elena, moglie di Menelao, re di Sparta. A guerra finita, Ulisse (ideatore del geniale e risolutore stratagemma del cavallo di Troia) prende la rotta di Itaca, al 
La commedia “Blamblinèide” racconta tutto questo in piemontese: una lingua a tutto tondo (non un semplice dialetto) in grado di esprimere qualunque concetto, qualunque sfumatura, qualunque emozione, anche le fantastiche avventure del più noto poema epico della storia, e di stupire piacevolmente gli spettatori.

