Virus letale scoperto in Piemonte: l’emorragia è talmente grave da ucciderti | Molto peggio del West Nile

Virus letale (web) - piemontetopnews.it

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Arriva una minaccia invisibile, un nemico silenzioso che si diffonde senza preavviso, capace di seminare il panico.

Questa minaccia è molto più vicina di quanto crediate, persino tra le verdi campagne del Piemonte.

Non stiamo parlando di una semplice influenza, ma di qualcosa di ben più grave, una malattia che porta a conseguenze devastanti e a un esito spesso fatale.

Cosa succederebbe se vi dicessimo che un virus sta causando un’emorragia così severa da non lasciare scampo?

Se siete convinti che i pericoli per la salute siano solo quelli di cui si parla sui media internazionali, preparatevi a cambiare idea.

Allarme in Piemonte

In Piemonte sono state osservate cinque nuove positività alla Peste Suina Africana tra i cinghiali, un segnale preoccupante della diffusione di questa malattia nel territorio. Tre di questi nuovi casi sono stati riscontrati in provincia di Alessandria: uno ad Acqui Terme, portando il totale a dieci casi in quella località; uno a Grognardo, che sale a venticinque; e uno a Morbello, che raggiunge quota trentaquattro. Le altre due positività sono state rilevate in provincia di Novara, entrambe a Trecate, dove si contano ora dodici casi.

Il totale dei casi in questa regione sale così a 781, un numero che testimonia la costante progressione del virus tra la fauna selvatica. Fortunatamente, al momento non si segnalano nuovi focolai in allevamenti suinicoli nella regione, e i focolai censiti rimangono fermi a nove. Questo è un dato cruciale, poiché la diffusione negli allevamenti avrebbe conseguenze economiche e sanitarie ben più gravi. La Peste Suina Africana, pur non essendo pericolosa per l’uomo, è letale per i suini e i cinghiali, causando emorragie interne gravi e portando rapidamente alla morte degli animali infetti.

peste suina africana nei cinghiali (web) - piemontetopnews.it
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Perché è così devastante

La Peste Suina Africana è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente suini domestici e cinghiali. Non esiste vaccino né cura, e la mortalità tra gli animali infetti è estremamente elevata, spesso vicina al 100%. I sintomi includono febbre alta, perdita di appetito, debolezza, arrossamento della pelle, vomito e, appunto, gravi emorragie interne, che sono la causa principale del decesso. L’impatto di questa malattia sull’allevamento suinicolo è devastante, potendo portare alla macellazione di interi allevamenti per contenere la diffusione.

È importante sottolineare che, nonostante la gravità della malattia per gli animali, la Peste Suina Africana non è trasmissibile all’uomo. Non rappresenta quindi un rischio diretto per la salute umana attraverso il consumo di carne di suino, purché proveniente da animali sani e regolarmente controllati. La preoccupazione maggiore riguarda l’impatto economico sul settore zootecnico e la necessità di mantenere alta la guardia per evitare che il virus si propaghi ulteriormente, mettendo a rischio la filiera suinicola italiana.