Ultim’ora: “Il secondo lavoro è diventato vietato” | Licenziamento immediato: anche se provi a mandare CV

Doppio stipendio addio, la legge è implacabile - Piemontetopnews.it

Doppio stipendio addio, la legge è implacabile - Piemontetopnews.it (Foto Motorzoom.it)

La vita costa sempre di più e i guadagni non bastano mai, ma lo stipendio è e resta uno solo: il secondo lavoro in Italia resta tabù.

La crisi batte sempre più forte e all’italiano medio non è rimasto altro che provare a ingegnarsi. Si tratta peraltro di una “specialità” nella quale eccelliamo per definizione, anche se qui la situazione è più delicata.

“Se si trovano in mezzo ai guai gli italiani ci vengono sempre fuori”. Quante volte ci è capitato di sentire pronunciare questa frase alquanto sibillina quando agli stranieri viene chiesto di individuare il pregio principale degli italiani?

Sibillina e insinuante, dal momento che chi non ci vede di buon occhio vede nell’arte di arrangiarsi tipica degli italiani un furbo espediente per cercare di fare le cose a proprio modo.

La realtà poi dice altro, ad esempio che in presenza di calamità naturali o di eventi improvvisi gli abitanti dello Stivale sanno sempre rimboccarsi le maniche, e soprattutto aiutarsi a vicenda, a volte anche quando a difettare sono i supporti dall’alto, leggi dallo Stato.

Doppio stipendio, sì o no? Arriva la risposta al dubbio eterno degli italiani

Poi, certo, non si può negare che in Italia sia elevata la percentuale degli evasori fiscali, anche rispetto ad altre nazioni limitrofe. Detto questo è vietato fare di tutta l’erba un fascio e comunque, a proposito di crisi che batte forte, uno dei temi più sfuggenti è quello che riguarda la liceità del doppio lavoro.

In soldoni: in Italia è possibile ricevere due stipendi? Non esiste una risposta univoca. Il doppio lavoro è ammesso, ma solo in alcuni contesti e per alcune figure professionali. La tematica è particolarmente scivolosa per i dipendenti pubblici. L’articolo 53 del decreto legislativo 165 del 2001 vieta loro di “svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza”.

Doppio stipendio, tutto quello che c'è da sapere - Piemontetopnews.it
Doppio stipendio, tutto quello che c’è da sapere – Piemontetopnews.it (Foto X)

Seconda entrata addio: se vi beccano scatta la diffida e poi il licenziamento

È quindi vietato rivestire cariche in società con scopo di lucro, così come svolgere attività di carattere commerciale o industriale o, caso più frequente, lavorare alle dipendenze di datori di lavoro privati. Esistono, tuttavia, delle eccezioni. Se il dipendente pubblico vuole svolgere un secondo lavoro ci sono casi in cui la normativa non prevede neppure l’obbligo di autorizzazione. È il caso di incarichi che prevedono la collaborazione con giornali o riviste, enciclopedie etc o in generale profitti che provengono da opere dell’ingegno. L’unico vincolo è quello di farne comunicazione all’ente di appartenenza.

Quanto alla partita IVA un dipendente pubblico può svolgere l’attività di libero professionista solo se il contratto pubblico è un part-time al 50% o inferiore. In tutti gli altri casi il dipendente va incontro a sanzioni di varia natura. Si parte con la diffida e poi, qualora il lavoratore non desse seguito alla stessa entro quindici giorni dalla notifica e prosegue con il secondo lavoro, può scattare il licenziamento per giusta causa. Se, invece, il dipendente prende atto della diffida e cessa il secondo lavoro potrà evitare il licenziamento, ma può comunque subire sanzioni disciplinari di vario genere, dalla multa alla sospensione.