Ultim’ora: approvato il “REDDITO DI NON LAVORO” | 1000€ per stare a casina: puoi anche guardare la tv

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I dati sul calo della disoccupazione sono incoraggianti, ma non è tutto oro quello che luccica: spunta il bonus della discordia.
È stata un’estate molto speciale per il Governo Meloni. A luglio, infatti, la legislatura numero 19 ha toccato quota 1000 giorni. Un traguardo forse inatteso, di sicuro per i detrattori, ma sotto sotto forse anche per le stesse forze di maggioranza.
Eppure c’è stato ben poco tempo per festeggiare. I fronti caldi infatti sono davvero molteplici e in politica, come nello sport e in qualsiasi campo in cui si viene giudicati dai risultati, quanto è stato fatto finisce per venire dimenticato molto presto.
Del resto le sfide per l’Italia non mancano di certo. A dominare la scena non può che essere il caso dazi, che avrebbe potuto stravolgere i rapporti storicamente solidi tra Meloni e in generale l’Italia e gli Stati Uniti e in particolare Donald Trump. Così, però, non è stato.
Certo, le critiche non sono mancate, in tanti hanno parlato addirittura di “resa incondizionata” del governo italiano al nuovo accordo tra Trump e Von der Leyen, con quel 30% che rischia di suonare, se non da condanna, come un avvertimento molto pesante per le imprese italiane e in particolare per il Made in Italy.
Disoccupazione il calo? Attenti all’altra faccia della medaglia
Si vedrà, certo i chiari di luna non sono incoraggianti, ma non resta che cercare di guardare avanti e, in questo caso, pensare a quanto è stato fatto. In tal senso uno dei fiori all’occhiello di cui Giorgia Meloni non può che vantarsi è la drastica riduzione del tasso di disoccupazione, che a giugno ha fatto segnare un minimo storico.
Secondo i dati Istat il dato aggiornato è del 6,3%, in calo rispetto al 6,5% di maggio. In calo è anche il tasso di disoccupazione giovanile nonché il numero di persone in cerca di lavoro e di inattivi rispetto a giugno 2024. Eppure non è tutto oro quello che luccica, anzi l’altra faccia della medaglia è ben in evidenza.
Arricchirsi non lavorando: da oggi è possibile, paga il Governo
E se la diminuzione delle persone in cerca di un lavoro fosse anche “colpa” del Governo? A far nascere il sospetto sono provvedimenti come il Sostegno al Reddito, o bonus SaR 2025 o bonus disoccupati, ovvero l’indennità fino a 1.000 € per i lavoratori che hanno avuto contratti in somministrazione a tempo determinato o indeterminato, anche in apprendistato, e che ora sono disoccupati.
Trattasi di una misura molto preziosa, in alcuni casi indispensabile, per chi si è trovato senza un impiego quasi da un giorno all’altro, ma dall’altra parte il rischio è quello di “sedersi”. La domanda online del bonus SaR 2025 è infatti reiterabile, ovvero il bonus può venire percepito più di una volta, dopo ogni esperienza lavorativa conclusa che rispetti i requisiti per la richiesta. Tra questi, il fatto che il beneficiario disoccupato da almeno 45 giorni deve attendere almeno altri 60 giorni prima di poter presentare la domanda di sostegno al reddito e, da quel momento, ne ha a disposizione altri 68 entro i quali inviarla.