Ultim’ora: addio al re della musica italiana | Ha ceduto alla grande malattia: lo sapevano solo gli addetti ai lavori

Ultim’ora: addio al re della musica italiana | Ha ceduto alla grande malattia: lo sapevano solo gli addetti ai lavori

musica-piemontetopnews.it (Fonte: Pixabay)

Un’icona, un genere che per decenni ha fatto da colonna sonora a intere generazioni, sembra aver esaurito la sua carica vitale.

È una notizia che non avremmo mai voluto dare, un’ombra cupa che si è calata sul cuore della musica italiana.

La sua scomparsa è stata annunciata da silenzio assordante, percepito solo da chi vive e respira l’ambiente musicale.

Qual è la grande malattia che ha colpito il re? E perché la sua fine è passata inosservata a tutti, tranne che agli addetti ai lavori?

La risposta è un pugno nello stomaco per chi ha amato un genere che oggi non è più quello di un tempo.

La fine di un’era

Dopo l’ondata di successo globale dei Måneskin, un’attenta analisi del panorama musicale italiano rivela una verità scomoda: il rock, inteso come genere suonato con gli strumenti tradizionali e capace di innovare, ha perso il suo trono. Se band internazionali come gli Idles e i Fontaines D.C. continuano a riempire le arene in tutto il mondo, in Italia la situazione è ben diversa. Il rock ha ceduto il passo ad altri generi, relegandosi a una nicchia di pubblico. Nonostante la vitalità e la qualità di artisti come Nu Genea, Iosonouncane e La Rappresentante di Lista, che potrebbero benissimo competere a livello europeo, il rock non riesce più a farsi strada verso il grande pubblico.

La recente edizione del MI AMI Festival ha dimostrato la vitalità di nuove proposte musicali italiane, ma ha anche evidenziato la grande assenza del rock, quello autentico, capace di ambire a un successo da classifica. Se da un lato abbiamo assistito a performance di band promettenti come Leatherette, The Jackson Pollock e Giallorenzo, dall’altro è chiaro che la loro formula non riesce a superare la barriera della nicchia. Il rock in Italia fatica a trovare una sua identità innovativa, o si sposa con la trap per dar vita a fenomeni di revival emo come La Sad, che si rivolgono quasi esclusivamente a un pubblico di adolescenti, senza riuscire a competere con i grandi nomi internazionali.

Rock music (web) - Piemontetopnews.it
Rock music (web) – Piemontetopnews.it

Non è per tutti

Il rock italiano, quello che un tempo faceva tremare i palchi, oggi sembra aver perso la sua spinta propulsiva. Nonostante la qualità e la passione di molte band emergenti, il genere non riesce a conquistare un pubblico vasto, rimanendo confinato a circuiti underground e a festival specializzati. Questa situazione è una diretta conseguenza di una “grande malattia” che ha colpito l’industria musicale: la difficoltà di innovare una formula che, per decenni, è rimasta la stessa.

La mancanza di un rock italiano capace di competere a livello internazionale e di attrarre un pubblico di massa è un segnale preoccupante per la scena musicale nazionale. Mentre altri generi fioriscono e conquistano palchi importanti, il rock italiano sembra essersi arreso, rimanendo in un limbo di nicchia, dove la sua vitalità è apprezzata solo dagli addetti ai lavori.