Ultim’ora: addio ai contributi Inps | Da oggi le partite IVA sono esentate dal pagare: LIBERI TUTTI epocale

Le tasse in Italia - pexel - piemontetopnews.it
Finalmente te ne sbarazzi. Chi ha la partita iva tira un sospiro di sollievo. Non pagherà più
Chiunque abbia avuto a che fare con burocrazia, scadenze fiscali o versamenti contributivi sa bene quanto possa essere complesso il sistema tributario italiano.
Non si tratta solo di numeri e calcoli. Le imposte rappresentano un aspetto strutturale della nostra vita quotidiana e coinvolgono tutti, nessuno escluso.
Ogni cittadino, che sia lavoratore dipendente, imprenditore, libero professionista o pensionato, ha a che fare con versamenti regolari allo Stato.
E non solo le persone fisiche, ma anche le persone giuridiche sono tenute a farlo. Chiunque generi reddito, anche minimo, è chiamato a contribuire.
Tasse e chi deve pagarle
Le tasse servono a finanziare i servizi pubblici, la sanità, la scuola, le infrastrutture, la sicurezza e molto altro. Teoricamente, sono la base che permette al sistema Paese di funzionare. Tuttavia, nella pratica, spesso sono percepite come un peso opprimente e insostenibile, soprattutto da chi lavora in proprio.
In Italia ci sono imposte dirette, come l’Irpef, e indirette, come l’Iva, oltre a una serie di tributi locali, addizionali e contributi previdenziali che rendono il quadro fiscale talvolta ingestibile, soprattutto per chi si avventura nel mondo del lavoro autonomo.
Ed è proprio qui che entrano in gioco gli enti previdenziali, primo fra tutti l’Inps. Chi apre una partita iva, infatti, sa che tra i costi da tenere in considerazione ci sono quelli relativi ai contributi. Non basta pensare a quanto si guadagna, bisogna considerare anche quanto si versa. E l’Inps rappresenta spesso uno scoglio non indifferente. L’obbligo di iscrizione e di pagamento varia in base alla tipologia di attività e al regime fiscale adottato.
Chi è che può non pagare
La buona notizia, però, è che non sempre i contributi sono dovuti. In alcuni casi specifici si può evitare di pagare l’Inps. Se ad esempio si è già titolari di una pensione, oppure si ha un contratto di lavoro dipendente che prevede già la copertura previdenziale, non è obbligatorio versare i contributi per la partita iva.
Ci sono anche casi di esonero parziale, oppure possibilità di riduzioni percentuali per determinate categorie. Ad esempio, chi aderisce al regime forfettario può ottenere uno sconto del 35 per cento sui contributi, ma deve farne richiesta all’Inps entro precise scadenze. Inoltre, alcune attività artigianali o commerciali possono richiedere agevolazioni, purché rispettino determinati requisiti. Insomma, anche se il fisco italiano può sembrare una giungla, conoscere le regole permette di orientarsi meglio e, in certi casi, persino di risparmiare.