Ultim’ora, “100 milioni di euro agli abitanti di Verbania e Domodossola”: se andate in questo punto li trovate | Ce n’è per tutti gli abitanti

Un vero regalo per coloro che vivono a Verbania e Domodossola, nel caso in cui si passasse proprio in quel punto li si avrebbe facilmente. 

Una notizia avrebbe scosso la provincia del Verbano-Cusio-Ossola; in ballo ci sarebbero ben 100 milioni di euro, almeno per le due città di Verbania e Domodossola. Grazie allo sblocco degli importi gli abitanti possono avervi immediatamente acceso. La notizia sarebbe arrivata alle orecchie di molti, considerando che i fondi sarebbero stati presi da un fondo speciale del Ministero della Salute da destinare direttamente alla popolazione locale.

Insomma, si tratta di una somma che veramente cambierebbe la vita e capire in che modo sia possibile avervi accesso si rivela veramente determinante.

Comprendere cosa stia succedendo veramente si rivela fondamentale per evitare problematiche.

Ecco allora cosa sapere a riguardo.

Una futuro completamente nuovo

Non sono poche le città che avrebbero bisogno di importanti investimenti per riuscire in qualche modo a ripartire soprattutto per quello che riguarda la salute del cittadino stesso. Questo è un diritto per tutti, ma negli ultimi anni potersi curare è diventata una vera e propria missione impossibile. I soldi di cui si parla sono stati stanziati proprio a tal fine, per riuscire a dare nuovo spunto a un’Italia che deve ripartire e lo deve fare da quelli che sono i servizi basilari che la nostra economia offre.

La somma di cui si parla sarà sicuramente molto importante per ristabilireEcco allora tutta la verità dietro ai fondi che sono stati stanziati, ecco cosa bisogna veramente sapere.

Ospedali da ristrutturare per ricominciare

La verità è che il famoso finanziamento da 200 milioni di euro (100 milioni per Verbania, 100 per Domodossola) non è destinato direttamente ai cittadini, ma a due ospedali locali: il Castelli di Verbania e il San Biagio di Domodossola. Lo ha stabilito il Nucleo di valutazione del Ministero della Salute, che ha anche approvato, con riserva, il progetto che la Regione Piemonte ha presentato per ristrutturare entrambe le strutture.

La misura è vincolata al rispetto di quelli che sono gli standard ospedalieri nazionali e la razionalizzazione delle risorse, visto che il bacino di popolazione non giustifica due ospedali di pari livello con doppio DEA (Dipartimento di emergenza e accettazione). Inoltre il Ministero suggerirebbe di andare ad accorpare i reparti critici per raddoppiare l’assistenza. In questo modo il Piemonte diventerà un polo molto importante a livello sanitario, uno dei maggiori in tutta l’Italia.