Ufficiale, “I ragazzi l’intelligenza la ereditano da questo genitore” | Dovete tutto a lui

Le somiglianze fisiche di un bambino ad un genitore sono evidenti, ma quando si parla di materia grigia cambia tutto: la clamorosa rivelazione.

In Italia nascono sempre meno bambini. Alla base del calo demografico, una triste realtà che dura ormai da decenni e che resiste a vari tentativi di rimedi, c’è una molteplicità di cause, buona parte delle quali afferiscono alla sfera economica.

Perché mettere al mondo un bambino è sicuramente un gesto d’amore, ma se donare la vita è la più alta e nobile forma di generosità, occorrono basi solide per dare concretezza alla propria coraggiosa scelta.

Se vengono a mancare i presupposti fondamentali affinché il bambino prima, l’adolescente poi e quindi il giovane riescano a formarsi nel migliore dei modi dal punto di vista educativo e scolare l’effetto boomerang è dietro l’angolo, con il rischio che a diventare adulti siano ex ragazzi senza un solido avvenire.

In altre parole: in una società nella quale un numero sempre maggiore di famiglie fatica ad arrivare alla fine del mese, pensare di allargare il proprio nucleo può essere visto come un atto d’incoscienza. Detto questo, una società la cui età media è sempre più elevata non può avere futuro.

Figli intelligenti? Ecco da chi si eredita il QI

La nascita di un bambino/a regala inevitabilmente gioia, allegria e spensieratezza a tutta la famiglia, oltre che portare con sé alcuni corollari più o meno interessanti. Dai regali per il bebè all’immancabile dibattito sulle somiglianze del neonato. Verso chi “tira” di più? Mamma o papà?

Discussioni che lasciano il tempo che trovano, soprattutto in presenza di creature con poche settimane di vita, ma è un fatto che ciò di cui non si discute mai sia la provenienza dei geni dell’intelligenza. Il motivo è presto detto, benché sorprendente: il nostro QI dipende solo in parte dai nostri genitori. Per l’altra siamo noi a fare tutto.

Se l’intuito dipende dal cromosoma: la rivelazione è clamorosa

In che senso? La spiegazione viene dai famosi 9 tipi di intelligenza individuati dallo psicologo Howard Gardner, il cui pensiero di fondo è che ognuno di noi sia portato per qualcosa. Numeri, parola o musica, solo per fare qualche esempio, ognuno ha le proprie forme di intelligenza speciali, geni che sviluppiamo in base alle nostre specializzazioni. Ok, ma chi determina la parte che riguarda i genitori?

Certezze non ce ne sono, ma alcuni studi indicano che i geni coinvolti nello sviluppo dell’intelligenza si trovano più frequentemente nel cromosoma X. Ebbene, le donne ne posseggono due, gli uomini uno, quindi a livello di mero calcolo di probabilità è più facile che il “merito” sia delle madri. Attenzione, però, perché dal momento che buona parte dell’intelligenza dipende da noi e dal contesto di vita avere più insegnanti, amici o datori di lavoro di sesso maschile potrebbe portare a invertire le percentuali…