UFFICIALE: esteso il “Bonus Figli” a tutte le età | Anche se ha più di 30 anni: ti becchi 7072€ sull’unghia

UFFICIALE: esteso il "Bonus Figli" a tutte le età | Anche se ha più di 30 anni

Dal governo via libera al bonus universale: soldi subito per ogni figlio, senza limiti di età. Una misura destinata a far discutere famiglie, economisti e opposizioni.

Una notizia importante per le famiglie italiane: il “Bonus Figli” viene esteso a tutte le età, persino per chi ha già superato i 30.

In arrivo, sono dunque ben 7.072€ per ogni figlio, senza limiti di tipo anagrafico e l’erogazione avverrà direttamente sul conto corrente.

In pratica, se sei un figlio…hai diritto al bonus. In questo modo, viene conferito un grande sostegno alle famiglie italiane, sempre più schiacciate dal caro-vita.

La conseguenza è stimolare i consumi interni, dando liquidità immediata a milioni di cittadini, riconoscendo il valore del legame familiare e dando un supporto concreto, senza discriminazioni anagrafiche.

Chi ne beneficia

Secondo le prime stime, sarebbero milioni i cittadini italiani che rientrano nei requisiti, così anche chi ha superato i 30 anni potrà incassare 7.072 euro sull’unghia. Una famiglia che vive una difficoltà economica si trova spesso a fare i conti con un senso costante di precarietà, e non si tratta solo di numeri su un bilancio, ma di scelte quotidiane che diventano rinunce: rinunciare a una cena fuori, a un’attività sportiva per i figli, a una piccola spesa per sé.

Ogni euro va pesato, e spesso il timore di una spesa imprevista toglie il sonno. La difficoltà economica non riguarda soltanto il portafoglio, ma si riflette anche sulle relazioni e sul benessere emotivo. Le preoccupazioni finanziarie possono generare tensioni tra i membri della famiglia, creare un clima di ansia e alimentare il senso di ingiustizia.

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Famiglia con figli (freepik) – piemontetopnews.it

Il bonus figli: una misura fondamentale

Per molti studenti universitari, soprattutto quelli provenienti da famiglie con risorse limitate, il diritto allo studio rappresenta un sostegno indispensabile. Grazie a questo sistema, lo Stato e gli enti locali riconoscono borse di studio e altri benefici a chi soddisfa requisiti economici e di merito, permettendo un accesso più equo all’istruzione superiore. Il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 180 del 28/2/2025 aggiorna per l’anno accademico 2025/2026 i limiti massimi dei parametri economici che danno diritto ai benefici del diritto allo studio (borse di studio e servizi connessi). I valori sono stati rivalutati tenendo conto dell’inflazione (incremento ISTAT dello 0,8%).

Il limite massimo ISEE per avere diritto ai benefici: € 27.948,60, il limite massimo ISPE: € 60.757,87. Chi rientra in questi limiti può accedere alle borse di studio e agli altri benefici collegati al diritto allo studio, fermo restando che possono esserci requisiti aggiuntivi di merito (esami, crediti, anni di corso) prescritti nei bandi regionali o degli enti per il diritto allo studio universitario. Oltre ai limiti ISEE/ISPE, il decreto stabilisce anche gli importi minimi delle borse di studio in base alla categoria dello studente: gli studenti fuori sede possono ricevere fino a € 7.072,10, i pendolari € 4.132,85, quelli in sede € 2.850,26.