SUPERBONUS, in arrivo sanzioni da € 2.000 | O invii il modulo o paghi immediatamente

Sanzione superbonus (web) - Piemontetopnews.it

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Il Superbonus è stata una misura straordinaria, ma non sono finiti i grattacapi per chi ne ha beneficiato.

Dopo mesi di dibattiti su cessione del credito e sconti in fattura, ora l’attenzione si sposta direttamente sui contribuenti.

Milioni di italiani che hanno ristrutturato casa potrebbero trovarsi di fronte a una richiesta inattesa e urgente da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Se avete usufruito del 110%, un errore o un’omissione formale potrebbe costarvi molto caro.

Una scadenza imminente incombe e ignorarla significa rischiare una sanzione salata. Ecco cosa sta succedendo e come evitare di pagare subito 2.000 euro.

Superbonus sotto la lente

Nonostante la misura sia stata salutata come un’opportunità unica per rinnovare il parco immobiliare e renderlo più green, il Superbonus è rimasto fin dall’inizio la misura più controversa tra i Bonus Casa. Tra cavilli poco noti e repentini cambi normativi, solo pochi fortunati sono riusciti a sfruttare il 110% senza intoppi. Tuttavia, i controlli non si sono mai fermati. Le verifiche dell’Agenzia delle Entrate si concentrano sull’adeguamento della rendita catastale in seguito agli interventi e, soprattutto, sulla corrispondenza tra i lavori eseguiti e le spese sostenute. I “furbetti del Superbonus”, ma anche chi ha semplicemente commesso un errore formale, stanno per iniziare ad avere i primi guai.

L’Agenzia delle Entrate sta inviando in questi giorni le cosiddette lettere di compliance a due categorie principali di contribuenti. La prima è composta da chi non ha aggiornato la rendita catastale dopo aver usufruito degli interventi. La seconda include chi ha indicato spese non congrue con i lavori effettuati, commettendo quindi errori nella dichiarazione dei redditi. La posta in gioco è alta: se la propria posizione non viene regolarizzata tempestivamente, si rischia il pagamento di una sanzione onerosa. La multa prevista per chi non si adegua o ha commesso errori formali può arrivare fino a 2.000 euro.

Agenzia delle Entrate e Modello 730, tutte le novità - Piemontetopnews.it
Agenzia delle Entrate e Modello 730, tutte le novità – Piemontetopnews.it (Foto X)

L’unica via per salvarsi

Per evitare l’applicazione delle sanzioni, i contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione hanno una scadenza cruciale da rispettare: il 31 ottobre. Entro questa data, è possibile presentare una dichiarazione integrativa per correggere gli errori e regolarizzare spontaneamente la propria posizione. Si tratta, nello specifico, del Modello Redditi 2024 integrativo, da utilizzare per la rettifica di errori riguardanti il Superbonus 2023. Gli errori tipici includono sbagli nella ripartizione annuale delle quote o la dichiarazione di interventi che non sono mai stati ultimati. Solo con l’invio della dichiarazione integrativa entro fine ottobre si potrà azzerare la sanzione legata all’omessa o irregolare comunicazione.

È bene sapere che l’opzione di rettifica non è esente da conseguenze e che si tratta di una scelta irrevocabile. Se dalla correzione degli errori dovesse risultare una maggiore imposta, questa dovrà essere immediatamente corrisposta dal contribuente. Inoltre, la procedura integrativa serve unicamente per la correzione di errori e omissioni in dichiarazione dei redditi. Non è possibile, invece, utilizzarla per modificare scelte precedentemente effettuate, anche se si rivelassero sbagliate in retrospettiva, come ad esempio la modalità di ripartizione della detrazione (sebbene in questo caso si parli di Superbonus 2023). La scadenza è stretta, chi ha ricevuto la lettera deve agire subito.