SUPERBONUS, adesso dovete sborsare tutto | In arrivo la sassata da parte dell’Agenzia delle Entrate

Cala il sipario sul Superbonus ideato dal Governo Conte - Piemontetopnews.it (Foto X)
La tormentata vita del Superbonus è arrivata al capolinea: il provvedimento tanto discusso presenta il conto agli italiani.
Sembra passata una vita, invece sono trascorsi appena tre anni e mezzo. Il 31 marzo 2022 verrà ricordato come un giorno liberatorio da tutti i cittadini italiani essendo stato quello in cui il Governo ha annunciato la fine dello stato di emergenza causato dalla pandemia di Coronavirus.
In realtà la parte più drammatica della pandemia era già alle spalle, ma alla luce delle durissime conseguenze avute sull’economia si era deciso di prolungare più e più volte lo stato di emergenza, in modo da dare poteri straordinari al Governo stesso e la Protezione civile.
Molte imprese italiane non sono ancora riuscite a mettersi alle spalle quegli anni da incubo, che hanno avuto conseguenze devastanti anche sulla vita quotidiana di molti dipendenti, tra casse integrazioni prolungate e in alcuni casi mancati rinnovi contrattuali.
Diversi dei provvedimenti assunti da Palazzo Chigi durante quei terribili 24 mesi destinati a lasciare un segno profondo e indelebile nella storia dell’umanità sono tuttavia ancora presenti nella nostra vita di tutti i giorni.
Il Superbonus è un ricordo: è arrivato il momento di restituire tutto
Si pensi alle conseguenze del famoso Decreto Rilancio, provvedimento del Governo Conte I che introdusse misure di sostegno economico e fiscale causate dalla pandemia. Tra esse, contributi a fondo perduto per le imprese, integrazioni salariali, ma soprattutto il famoso Superbonus 110% per l’edilizia, che fu poi convertito in lette.
La misura d’incentivazione consisteva in una serie di meccanismi d’agevolazione per interventi di natura edilizia, volti sia ad ammodernare costruzioni e infrastrutture, sia a cercare di risollevare il settore edile in crisi a causa della pandemia. Nel giugno 2022, tuttavia, la misura è stata bocciata dalla Corte dei Conti a causa degli effetti distorsivi sul libero mercato. E oggi si può dire che la stagione del Superbonus è definitivamente finita, lasciando spazio ad una assai meno gradita per i contribuenti.
Rendita catastale e Superbonus: cosa dice l’Agenzia delle Entrate
Nel Documento programmatico di finanza pubblica si legge infatti che sono stati completati i controlli preliminari su circa 1.800 immobili ristrutturati con il Superbonus. L’obiettivo dell’Agenzia delle Entrate è quello di allineare i valori catastali proprio di quegli edifici migliorati grazie ai fondi pubblici.
Qualora la ristrutturazione edilizia abbia fatto aumentare il valore dell’immobile di almeno il 15%, la rendita catastale deve essere aggiornata. In base a questo principio sarebbero circa 3.000 gli immobili privi di rendita catastale o con valori non coerenti rispetto agli interventi eseguiti. La legge di Bilancio 2024 ha chiarito che, per gli interventi finanziati con il Superbonus, la dichiarazione di variazione catastale dev’essere presentata entro 30 giorni dalla fine dei lavori. Va altresì precisato che non tutti i lavori Superbonus comportano modifiche della rendita: sono infatti esclusi rifacimenti di pavimenti, facciate, infissi o tetti e l’installazione di impianti fotovoltaici fino a 3 kW.