“Se vai al mare ti licenziamo”: ora il datore di lavoro ti può fare questa minaccia di Ferragosto | Non ammissibile

Gruppo di colleghi che lavora in ufficio (freepik) - piemontetopnews.it
Se hai intenzione di andare in vacanza in spiaggia ti conviene pensarci due volte. Ora potresti essere licenziato se vai al mare.
Ferragosto si avvicina e, come ogni anno, milioni di italiani sognano un po’ di meritato riposo tra sabbia, ombrelloni e granita al limone.
Ma quando sembra essere arrivato il momento, un vero incubo si affaccia all’orizzonte: se vai al mare, ti possono licenziare.
“L’azienda ha bisogno, siamo sotto organico, chi si assenta mette a rischio la produzione”, sono tipiche frasi per disincentivare la partenza.
Arrivare al punto di minacciare un licenziamento solo per andare al mare è, però, davvero la punta dell’iceberg.
Programma le tue vacanze altrove
Tutti sognano di passare le vacanze al mare, dopo un anno di duro lavoro. Ma nel bel mezzo dell’estate, non sono pochi i casi in cui i datori di lavoro tentano di impedire ai dipendenti di godersi il riposo e le vacanze, soprattutto in settori a forte pressione stagionale.
Il Ferragosto non dovrebbe essere considerato un crimine, ma un diritto alla pausa, così nessun datore di lavoro dovrebbe trasformare le vacanze in una colpa. Eppure capitano episodi tanto strani quanto spiacevoli, per cui fai attenzione quando programmi le vacanze.
Se vai a mare puoi essere licenziato
Un quesito su Reddit ha acceso la miccia di uno dei thread più divertenti degli ultimi tempi: “Manager, qual è il motivo più stupido per cui avete licenziato un vostro dipendente?”. In poche ore tantissimi utenti hanno iniziato a condividere storie di licenziamenti assurdi, tra bugie ingenue, scuse creative e colpi di scena degni di una sit-com. Tra i racconti più clamorosi emersi, ce n’è uno che ha fatto sorridere l’intera community: un giovane dipendente di circa vent’anni si è dato malato, sostenendo addirittura di aver avuto un infarto, una scusa già di per sé poco credibile per un ragazzo così giovane.
Ma il vero problema non è stata la diagnosi improbabile, bensì il modo in cui è stato smascherato. Il ragazzo, forse dimenticando un dettaglio cruciale, abitava esattamente di fronte al negozio in cui lavorava. Così, mentre il team faticava a coprire la sua assenza “medica”, qualcuno si è accorto che dal negozio si vedeva chiaramente il suo furgone parcheggiato davanti casa. Ma non solo: lui e la sua ragazza stavano caricando asciugamani, borse frigo e ombrelloni, pronti per godersi una rilassante giornata in spiaggia. In pieno orario di lavoro. Il finale? Inevitabile: licenziamento immediato. E probabilmente anche qualche imbarazzo difficile da dimenticare.