Sanità piemontese, superate le 100.000 prestazioni extra-orario: la Regione al settimo cielo

La Sanità piemontese funziona bene - Wikicommons - Piemontetopnews.it
I dati relativi alla sanità piemontese sono a dir poco lusinghieri. Il presidente della Regione Cirio esprime tutta la sua soddisfazione
La Sanità piemontese conquista un risultato di grande rilievo e importanza: le prestazioni sanitarie erogate in orario extra-lavorativo hanno infatti superato la quota di 100.000 nel 2025, un traguardo di tutto rispetto.
Queste cifre hanno scatenato l’entusiasmo del presidente della Regione Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi i quali hanno dichiarato che questo era l’obiettivo prefissato per l’anno in corso.
La misura pensata per abbattere le lunghe liste d’attesa sta dimostrando di essere molto efficace, ma al tempo stesso sta sollevando e ha sollevato una serie di interrogativi ai quali non è stata data risposta.
Il progetto avviato all’inizio del 2025 prevedeva un incentivo economico per il personale sanitario che accettava di erogare prestazioni (visite specialistiche, esami, interventi chirurgici) al di fuori del normale orario di servizio.
Un successo di numeri e di efficacia
L’idea era quella di sfruttare al massimo le strutture esistenti, riducendo i tempi di attesa che da anni affliggono il sistema sanitario regionale. I dati del resto parlano chiaro: le 100.000 prestazioni extra-orario rappresentano un numero impressionante e dimostrano che la strategia sta funzionando. Le liste d’attesa per alcune specialità, come la cardiologia e la neurologia, sono state ridotte in modo significativo.
Questo si traduce in un beneficio concreto per i cittadini, che possono accedere alle cure in tempi più rapidi, con una diminuzione dello stress e dell’incertezza legati all’attesa. Il successo è stato possibile grazie alla collaborazione del personale sanitario, che ha risposto in modo massiccio all’iniziativa. Medici, infermieri e tecnici si sono resi disponibili a lavorare in orario extra, dimostrando un grande senso di responsabilità e di dedizione.
Restano alcune perplessità
Tuttavia il superamento delle 100.000 prestazioni extra-orario solleva anche una serie di domande. La sanità è sostenibile se si basa sul lavoro straordinario? L’obiettivo a lungo termine non dovrebbe essere quello di rafforzare il sistema sanitario in orario ordinario, con assunzioni e investimenti? La soluzione adottata è una toppa a un problema più grande o un primo passo verso una riorganizzazione del sistema?
Le risposte a queste domande sono complesse, ma i dati di questo progetto sono un punto di partenza. La sanità piemontese ha dimostrato di poter fare grandi cose e ora la sfida è quella di trasformare un’iniziativa a tempo in un sistema più robusto e sostenibile per tutti. Il superamento delle 100.000 prestazioni extra-orario è un risultato notevole.