Sanità, “Dovete pagare 700 milioni”: piemontesi è arrivata la notizia che tutti speravano di non ricevere mai

Piemontesi preoccupati - fonte_Canva - piemontetopnews.it
Ora i piemontesi devono pagare 700 milioni, una notizia che speravano di non ricevere proprio mai. Ecco cosa succede.
Sembra proprio che questa estate in Piemonte, il sole abbia deciso di non arrivare e non ci riferiamo al meteo, ma bensì ad altro. Una nube grigio e pesante fatta di debiti e conti in rosso si sta addensando sulla cittadinanza della regione. Eppure il Piemonte è sempre stata vista come un’isola di pace, proprio come la Lombardia e le altre regioni del Nord, ma allora cosa sta succedendo?
L’argomento di cui stiamo parlando è la sanità pubblica, qualcosa che sta veramente a cuore non solo alla cittadinanza piemontese, ma l’Italia intera. Negli uffici regionali si sta lavorando sottotraccia ormai da diverse settimane e i numeri che sono iniziati a venire fuori, stanno delineando un quadro alquanto inquietante.
Il rischio è quello di veder messo nero su bianco una vera e propria minaccia alle tasche dei cittadini. Un equilibrio precario che sappia essere spezzato, dei provvedimenti che ormai devono essere presi velocemente.
Cerchiamo a questo punto di comprendere cosa sta succedendo veramente.
Un disavanzo che pesa come un macigno
Ha iniziato a circolare un documento informale in cui i vertici regionali avrebbero lasciato poco spazio all’immaginazione. I numeri che sono stati inseriti in tale documento, non sembrano essere affatto incoraggianti. Che la sanità italiana se la passi vale, questa è la giornata da tempo, ma sicuramente non ci si aspettava che le difficoltà fossero così importanti. Torino è nota a ognuno di noi per la sua avanguardia nella cura di alcune malattie e le problematiche che il settore sta affrontando potrebbero mettere in ginocchio l’intero sistema italiano.
Ma la cifra dei disavanzo è veramente spaventosa e supera di gran lunga il limite critico del 5% del fondo sanitario annuale che è stata assegnata la regione. Si parla di 720 milioni di euro una soglia che fa scattare in automatico le procedure di allerta ministeriale. Ovviamente è una crisi enunciata da tempo e si cerca la soluzione migliore per poterne uscire a testa alta.
A risentirne i cittadini
Il grande problema è che ancora una volta tutto ricade sui cittadini, che devono fare i conti con un sistema che sembra fare acqua veramente da tutte le parti. Uno scenario rigido è quello che si sta preparando di fronte alla cittadinanza. Intanto, ad affrontarsi al tavolo tecnico sono stati la Regione e il MEF; al Piemonte è stato chiesto di predisporre un piano di rientro da 700 milioni di euro.
Quindi la Regione è chiamata pensare a un piano, affinché si possa avere un rientro immediato, evitando quindi il temuto commissariamento. Al momento quest’ultimo resta sullo sfondo come possibile scenario successivo, se gli impegni non saranno rispettati. I tagli che ci saranno le rimodulazioni dei servizi, tutto questo influirà inevitabilmente sui cittadini, ma non resta che aspettare le prime mosse della regione.