Rubatà, solo in questo panificio trovi i veri grissini piemontesi: costano pochissimo | Le altre sono imitazioni

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I grissini rubatà, icona della tradizione piemontese. I migliori luoghi artigianali dove trovarne di unici e inimitabili secondo Gambero Rosso

Se c’è un prodotto da forno che incarna l’essenza della tradizione piemontese, quello è il grissino rubatà. Non un semplice accompagnamento, ma una vera e propria icona, un pezzo di storia che si sgranocchia con piacere.

Il nome, che in dialetto significa “arrotolato”, ne svela l’anima: una lavorazione artigianale che dà vita a un bastoncino irregolare, ruvido e dalla forma unica.

A differenza dei grissini “stirà“, più sottili e dalla forma perfettamente allungata, i rubatà hanno un aspetto rustico e imperfetto, ogni pezzo è diverso dall’altro. È proprio questa irregolarità a renderli così speciali.

La loro consistenza è croccante e friabile, con una mollica compatta e saporita, frutto di una lievitazione lenta e di un’attenta lavorazione a mano. Un processo che valorizza il sapore autentico della farina, esaltando il gusto semplice ma inconfondibile di questo prodotto.

La storia dei grissini rubatà

Nati a Torino nel XVII secolo, i grissini rubatà furono ideati per il giovane Duca Vittorio Amedeo II di Savoia, che soffriva di problemi intestinali e aveva bisogno di un alimento facilmente digeribile. L’idea fu del fornaio di corte, Antonio Brunero, che pensò a un pane privato quasi completamente della sua umidità. Da quel momento, il successo fu travolgente e i grissini rubatà conquistarono prima la corte, poi tutta la città e infine l’intero Piemonte.

Ancora oggi, per assaporare la loro autenticità, è necessario rivolgersi ai fornai che continuano a seguire la tradizione. Panifici che custodiscono gelosamente le ricette i sapori e le tecniche di una volta, dove la lavorazione a mano è un vanto e ogni grissino è una piccola opera d’arte. Una forma che si racconta nel tempo.

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“Pani e Panettieri d’Italia” del Gambero Rosso

Per darti un’idea di alcuni panifici tradizionali rinomati per la qualità dei loro prodotti, la guida “Pani e Panettieri d’Italia” del Gambero Rosso ha premiato diverse attività piemontesi, assegnando loro i “Pani”. Si tratta di un riconoscimento di eccellenza che testimonia l’impegno e la passione dei fornai che producono questa specialità gastronomica in maniera artigianale. Tra i nomi premiati nella guida ci sono:

GRANO Fornai in Fermento, Santena (TO)– 3 Pani
Ficini, Torino– 3 Pani
I tre scalini, Gassino Torinese (TO)- 2 Pani
Agribiscotto Bakery, Pianezza (TO )– 2 Pani
Beccaria Il Fornaio del Borgo, Pinerolo (TO)– 2 Pani
Panificio Fabaro, Poirino (TO)– 2 Pani
Panificio Vicentini, Cavour (TO)– 1 Pane
Delper, Torino- 1 Pane