RIVOLUZIONE LEGGE 104: € 2.200 di pensione per tutti gli invalidi | Ti serve solo questo numero sulla Carta d’Identità
Lo Stato rilancia la Legge 104, tutte le novità - Piemontetopnews.it (Foto X)
Non poter lavorare rappresenta una frustrazione non solo economica: lo Stato si ricorda degli invalidi al 100%, arriva il premio più atteso.
Taglio del cuneo fiscale e/o conguagli. Sono queste le parole magiche alle quali i pensionati di tutta Italia cercano di aggrapparsi ogni fine del mese confidando in un “regalo dall’alto”.
In verità eventuali aumenti del cedolino mensile devono essere annunciati per tempo dal Governo attraverso la manovra fiscale e in ogni caso si tratta di eventi così rari da trovare ampio spazio sui media.
Insomma, ricevere “mance” inaspettate dallo Stato è pressoché impossibile, al punto che i pensionati più esperti di finanza possono addirittura prevedere quasi al centesimo quanto entrerà ogni mese nelle proprie tasche.
Gli aumenti, quando ci sono, ben di rado sono superiori ai 10-15 euro al mese. Di fatto una manciata di caffè in più nell’arco dei 30 giorni lavorativi. Nulla quindi in grado di cambiare realmente la vita e neppure le regole auree di gestione del patrimonio che ci siamo auto-imposti.
Legge 104, altro che abolizione: in arrivo il voucher che può cambiare la vita
Se però in genere gli aumenti sono fissi, non tutte le pensioni ovviamente sono uguali. Aver lavorato 20 anni garantisce un trattamento da parte dell’INPS, aver prestato servizio per il doppio del tempo ne assicura un altro, in grado di dar valore anche all’aumento minimo.
C’è poi un altro caso, quello delle pensioni d’invalidità. In Italia gli invalidi al 100% sono tanti e (almeno) a loro lo Stato ha finalmente iniziato a pensare, mettendo a disposizione una serie di strumenti che permettano di trascorrere una vita il più serena e agiata possibile anche a chi ha la sfortuna di non poter lavorare.
Non tutti gli invalidi sono uguali: lo Stato mette i paletti, pioggia di euro, ma non per tutti
Chiunque sia invalido al 100%, con accompagnamento e con un’età uguale o maggiore a 80 anni, potrà infatti ricevere un voucher mensile di 850 euro, da spendere per l’assunzione e lo stipendio di una badante, oppure per munirsi dei servizi di imprese che danno assistenza domestica. L’importo in questione andrebbe aggiunto alla pensione di inabilità, a quella invalidi civili, pari a 336 euro al mese per chi ha un reddito non superiore a 19.772,50, o in alternativa all’assegno mensile di assistenza, sempre di 336 euro al mese. Senza dimenticare l’accompagnamento, che ammonta a 542 euro al mese.
Insomma, dal 2025 l’ assegno pensionistico per gli invalidi al 100% può raggiungere la non trascurabile cifra mensile di 2.200 euro. Non male, ma attenzione all’”asterisco”. Non tutti coloro che sono riconosciuti invalidi al 100% e hanno compiuto 80 anni avranno diritto alla pensione XXL. Per riceverla bisogna infatti rientrare anche entro una certa soglia di reddito: nel dettaglio, l’ISEE non deve essere superiore a 6.000 euro. Va da sé che questo indicatore riduce sensibilmente il numero dei potenziali fruitori, ma i vantaggi per chi ne avrà diritto sarebbero consistenti. Il lavoro nobilita l’uomo, chi non può permettersi di farlo non può venire abbandonato dalle Istituzioni.