“Piemontesi chiudetevi in casa”, anche solo aprire la porta è pericoloso | Allerta su tutto il territorio
Donna che ha paura di uscire da casa - piemontetopnews.it
Le autorità invitano la popolazione a restare chiusa in casa “fino a nuovo ordine”. Quali sono le cause dell’allerta.
Una crescente emergenza sta scuotendo il Piemonte, gli addetti ai lavori hanno diramato un’allerta, invitando tutti i cittadini a rimanere chiusi in casa e a non aprire la porta a nessuno, per nessun motivo.
Il messaggio diffuso dal sistema è quello di restare al sicuro, evitare di uscire o aprire porte e finestre, perché si tratta di una situazione in evoluzione.
La comunicazione ha immediatamente scatenato panico e confusione tra i cittadini, presto le principali città piemontesi saranno deserte.
L’invito va attentamente ascoltato, perché altri casi come questi hanno comportato conseguenze piuttosto gravi, che non devono assolutamente ripetersi.
Non aprite la porta a nessuno
In Piemonte è girato già l’allarme, questa volta si può rischiare grosso. Già in passato si è verificato un episodio simile, che si è ripetuto più volte anche in altre città, con conseguenze estremamente pericolose e disastrose per i cittadini. Per questo è necessaria la prudenza di ciascuno.
Non bisogna farsi prendere dal panico, ma neppure sottovalutare il problema, perché questo allarme può aiutare a prevenire ogni tipo di danno a una situazione ormai inevitabile. Dunque, si tratta di un invito a seguire correttamente le indicazioni.
Arriva l’allarme per i piemontesi
Negli ultimi giorni, l’Italia si trova sotto l’influenza di una serie di sistemi ciclonici che si preparano a risalire il Mediterraneo, con un impatto che potrebbe essere severo soprattutto per il Sud, ma che non risparmierà il Nord nei giorni a venire. Il primo di questi cicloni trae origine in Spagna, dove una sacca depressionaria in spostamento verso est ha già mostrato segni di organizzazione, pronta a estendersi verso la Sardegna e la Sicilia. Poco dopo, un secondo fenomeno si annuncia dal Nord Africa, dall’Algeria, con correnti calde e cariche d’umidità che salgono dal Mediterraneo e che hanno il potere di esacerbare le precipitazioni quando incontrano masse d’aria più fredde in quota. Infine, i modelli suggeriscono che un terzo ciclone potrebbe trovarsi alle porte dall’area francese, con potenziale ingresso sul Mediterraneo occidentale e successivo spostamento verso le regioni tirreniche italiane.
Alla base di questa minaccia multipla c’è un meccanismo ben noto: la collisione tra l’aria fredda proveniente dall’Europa orientale o dalle latitudini settentrionali, e le correnti calde e umide che risalgono dal Mediterraneo ancora “tiepido” dopo la stagione estiva. Questo forte contrasto termico genera instabilità convettiva, impulsi temporaleschi, celle intense, e in situazioni estreme può dare origine ad alluvioni lampo. Le regioni meridionali sono da considerarsi particolarmente esposte, ma già a partire da lunedì, le perturbazioni dovrebbero estendersi verso il Nord, con un peggioramento che coinvolgerà gradualmente le regioni settentrionali. Secondo diversi bollettini meteo, il Nord Italia verrà investito da rovesci e temporali, a volte persistenti, con l’aria instabile che potrebbe accompagnarsi a fenomeni autorigeneranti capaci di scaricare grandi quantità di pioggia nello stesso punto. Il Nord, dunque, non avrà scampo: la spinta perturbata proveniente da ovest o da fronti atlantici interagirà con l’aria instabile già in circolo, innescando un mix pericoloso soprattutto sulle pianure e sui rilievi alpini e prealpini.