Passata la legge killer: ora devi pagare se vuoi le pizze tagliate | Altrimenti il coltello te lo porti da casa
Pizza (web) - Piemontetopnewa.it
Ti sei mai chiesto quanto ti costi davvero una cena fuori? A volte, non sono solo i piatti ordinati a far salire il conto, ma anche i dettagli più impensabili.
Una nuova tendenza sta prendendo piede, scatenando polemiche e discussioni accese.
Si tratta di un costo aggiuntivo che sta lasciando i clienti a bocca aperta.
Una pratica assurda, che sta facendo il giro del web e che sta mettendo in discussione il concetto stesso di ospitalità.
Preparati a scoprire quali sono i costi nascosti che potresti trovarti a pagare la prossima volta che andrai in pizzeria.
Un taglio che costa caro
L’episodio che ha scatenato il dibattito è avvenuto sabato 13 settembre in un locale di Porto Cesareo, una delle mete turistiche più popolari in Puglia. Un cliente ha pubblicato sui social lo scontrino di una cena, e un dettaglio ha subito catturato l’attenzione di migliaia di persone. Oltre al costo delle pizze e delle bevande, era presente una voce insolita: un euro addebitato per la richiesta di tagliare una pizza margherita a metà. Un costo aggiuntivo per un gesto che, fino a poco tempo fa, era considerato un servizio di cortesia. La voce, che sullo scontrino riportava la dicitura “Divisa in due”, ha generato un’ondata di indignazione tra gli utenti.
Non tanto per la cifra in sé, ma per il principio: si sta monetizzando un’azione che non comporta un reale sforzo aggiuntivo da parte del ristorante, se non quello di utilizzare un coltello. Il caso è diventato subito virale, e lo scontrino ha fatto il giro del web in pochissimo tempo, finendo per essere ripreso da diverse testate giornalistiche, come il Nuovo Quotidiano di Puglia. I clienti del locale, più che la spesa in sé, sono rimasti basiti dal principio applicato dal locale. Un costo minimo che, secondo molti, non produce alcun vantaggio concreto per l’esercente, se non quello di attirare l’attenzione mediatica e il rischio di recensioni negative.
Non finisce qui
Il caso del ristorante di Porto Cesareo non è isolato. Negli ultimi anni, si sono moltiplicati gli episodi di questo tipo, con scontrini “creativi” che hanno fatto scalpore per costi aggiuntivi per servizi come l’aggiunta di ghiaccio, la richiesta di un piatto in più per i bambini o, appunto, il taglio della pizza.
Il dibattito che ne è scaturito evidenzia la necessità di una maggiore chiarezza e trasparenza da parte dei ristoratori. È fondamentale che i clienti siano informati in anticipo su eventuali costi aggiuntivi, in modo da poter fare una scelta consapevole. Altrimenti, il rischio è che la sorpresa sullo scontrino finale mini la fiducia dei consumatori e danneggi la reputazione del locale.