Passata di pomodoro: la migliore è quella che paghi meno, non chiamarla sottomarca | In cima alla classifica proprio lei

barattoli passata di pomodoro

La passata di pomodoro (foto canva) - piemontetopnews.it

Non sempre serve spendere di più per portare in tavola la qualità. Una nuova classifica mette ordine tra le passate di pomodoro più famose con un risultato inaspettato.

C’è un suono che tutti abbiamo sentito almeno una volta nella vita: quello del tappo che “scoppia” aprendosi. È il rumore dell’estate conservata in un barattolo.

La passata di pomodoro non è solo un ingrediente: è una scena di famiglia, un gesto antico, un rituale collettivo. Pentoloni bollenti, grembiuli macchiati e cucchiai di legno come scettri del potere casalingo. Almeno per qualche generazione fa. I 50enni avranno sicuramente qualche ricordo in merito.

Oggi però le giornate passate a scottare, frullare, travasare pomodori sono un lusso. Tra il lavoro, gli impegni e i fornelli a induzione che “non sono come quelli di nonna”, ci affidiamo al supermercato.

Ma la domanda è: quando scegliamo la passata già pronta, sappiamo davvero cosa stiamo comprando? Qualcuno ha provato a rispondere con una classifica, e non ha vinto il barattolo più chic. E nemmeno quello più blasonato. Il risultato è una vera sorpresa.

Passata di pomodoro comprata: la classifica

Partiamo dal basso, come ogni buon sugo fatto con pazienza. In coda alla classifica di Altroconsumo, che da sempre si occupa di tutelare i consumatori e guidarli nelle scelte consapevoli, troviamo passate che promettono tanto sul packaging, ma che secondo i test… beh, sono un po’ acquose, un po’ acide, un po’ “meh”. Non pessime, certo, ma nemmeno eccellenze.

Salendo, troviamo marchi noti come Petti, De Rica, La Molisana, De Cecco: solide realtà, con sapori bilanciati e controlli rigorosi. Nessuno scandalo, nessuna meraviglia. Sono come quei cugini a cui vuoi bene, ma che non portano mai una novità alle cene di famiglia. Affidabili, sì. Ma abbastanza prevedibili. Il che non è certo un male.

passata di pomodoro con setaccio
La passata di una volta (Foto di Krzysztof Jaracz da Pixabay) – piemontetopnews.it

Il vincitore che non ti aspetti

Ed eccoci in cima. Al primo posto, ex aequo, due nomi che non potrebbero essere più diversi: Mutti e Conad. Sì, proprio la passata della “spesa di tutti i giorni”, la cosiddetta “sottomarca”. E invece no: promossa a pieni voti per qualità, gusto e purezza. È come scoprire che il tuo compagno di banco è un genio nascosto.

Mutti resta una leggenda: dolcezza, densità, storia, innovazione. Ma che Conad sia lì accanto, al primo posto, fa riflettere. A volte, il prezzo non è sinonimo di qualità. Anzi, con gli occhi aperti (e magari un cucchiaio pronto), si può risparmiare senza rinunciare al sapore. La prossima volta che fai la spesa, dai un’occhiata in basso allo scaffale. Potresti trovare l’eccellenza dove meno te l’aspetti.