Nuove norme ambientali in Piemonte: Confagricoltura lancia l’allarme

Il Piemonte approva nuove norme ambientali

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La Regione Piemonte ha approvato alcune norme a tutela dell’ambiente ma la Confagricoltura non ci sta e risponde. Scoppia la polemica 

Non sempre il desiderio legittimo di politici ed amministratori nazionali e locali di tutelare l’ambiente si sposa con la necessità di garantire la necessaria crescita economica dell’intero Paese e delle varie realtà regionali.

Un classico esempio di questa conflittualità arriva dal Piemonte dove tra pochi mesi sarà ufficiale e concreta l’entrata in vigore di una serie di nuovi adempimenti previsti dal Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA), approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale.

Se da un lato l’obiettivo è nobile, vale a dire un sensibile miglioramento della qualità dell’aria, dall’altro queste nuove normative hanno suscitato e stanno sollevando forti preoccupazioni nel settore agricolo.

A lanciare l’allarme è Confagricoltura Piemonte, che ritiene come le misure previste comporteranno evidenti e gravi “difficoltà applicative” oltre ad un peso eccessivo e difficile da sostenere per le aziende agricole.

La tutela dell’ambiente contro la crescita economica

Il PRQA è un documento ambizioso che mira a ridurre l’inquinamento atmosferico attraverso una serie di interventi in diversi settori, tra cui l’agricoltura. Le nuove norme prevedono ad esempio l’obbligo di utilizzare tecniche di distribuzione dei liquami a bassa emissione, l’adozione di coperture per le vasche di stoccaggio e la riduzione dell’uso di fertilizzanti.

Tali misure sono state pensate per abbattere le emissioni di ammoniaca e altri inquinanti, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria in tutta la regione. Secondo i rappresentanti di Confagricoltura Piemonte le norme, pur essendo lodevoli negli intenti, presentano una serie di criticità che le rendono difficili da attuare nella pratica.

La Confagricoltura protesta con la Regione
La Confagricoltura protesta con la Regione – Wikicommons – Piemontetopnews.it

La Confagricoltura lancia l’allarme

Alcuni esponenti di Confagricoltura in qualche recente dichiarazione hanno sottolineato come l’implementazione delle nuove tecnologie e delle procedure richieste comporti costi significativi per le aziende agricole, costi che in molti casi non sono sostenibili. “Siamo favorevoli alla tutela dell’ambiente, ma chiediamo un approccio graduale e un sostegno concreto alle imprese”.

Un altro punto critico è la mancanza di un quadro chiaro su come le aziende debbano adattarsi alle nuove regole e su quali siano i tempi reali per farlo. La burocrazia e la complessità delle procedure potrebbero mettere in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’agricoltura piemontese. L’appello di Confagricoltura è chiaro: serve un tavolo di confronto con la Regione per trovare soluzioni che concilino gli obiettivi ambientali con la sostenibilità economica del settore agricolo.