Novant’anni di storia industriale: Confindustria Asti chiede condizioni per competere, non privilegi
La Confindustria di Asti celebra 90 anni - Wikicommons - Piemontetopnews.it
La Confindustria di Asti ha celebrato i suoi novant’anni di storia fissando per l’occasione obiettivi e traguardi da centrare in futuro
Confindustria Asti (Unione Industriale Asti) ha celebrato un traguardo significativo e carico di significati. L’asso-industriali della città piemontese ha festeggiato i suoi 90 anni di attività a sostegno dell’imprenditoria locale.
La ricorrenza è stata l’occasione per un importante convegno intitolato “Made in Asti, impresa, identità, futuro”, un momento di riflessione sul ruolo del tessuto produttivo astigiano e sulle sfide che attendono l’economia del territorio.
Al centro del dibattito e in particolare nell’intervento del Presidente dell’Unione Industriale Asti, Luigi Costa, è emerso un messaggio chiaro e diretto rivolto alle istituzioni e all’opinione pubblica: le imprese non cercano favori, ma un contesto che ne permetta la crescita e la competitività.
Il Presidente Costa ha aperto il suo discorso sottolineando il valore etico e sociale dell’attività imprenditoriale, legando indissolubilmente il concetto di sviluppo economico a quello di dignità individuale e libertà.
Lavoro e libertà: un binomio indissolubile
“Senza lavoro non c’è libertà”, ha affermato Costa richiamando l’attenzione sul ruolo insostituibile delle aziende come principali creatrici di opportunità e benessere per la comunità. Tuttavia ha voluto subito fugare ogni possibile equivoco riguardo alle richieste del mondo produttivo: “Le imprese non chiedono privilegi, ma condizioni per competere e crescere“. Questa frase riassume la filosofia che ha guidato l’associazione nei suoi nove decenni di storia: un approccio basato sul merito e sulla concorrenza leale.
Le condizioni per competere a cui fa riferimento il Presidente Costa includono una serie di riforme strutturali urgenti a livello nazionale e locale. Tra queste emergono la necessità di una burocrazia più snella e meno vessatoria, di una fiscalità più equa che non penalizzi il lavoro e il reinvestimento degli utili e di un sistema infrastrutturale all’altezza delle sfide globali.
Le condizioni per il futuro
Per il tessuto produttivo astigiano, in particolare, la capacità di innovare e di proiettare il proprio “Made in Asti“ sui mercati internazionali dipende in larga parte dalla rimozione degli ostacoli che rallentano le decisioni aziendali e appesantiscono i costi operativi.
La celebrazione dei 90 anni di Confindustria Asti è stata non solo un momento per onorare il passato, ma soprattutto un’occasione per definire le priorità future. L’associazione si impegna a essere un partner costruttivo delle istituzioni, chiedendo in cambio un contesto in cui l’identità industriale del territorio possa prosperare e continuare a generare quel lavoro che come ha ricordato Costa è fondamento della libertà.