Lo Stato stanzia 10 milioni di euro e permette l’aumento degli stipendi già da ottobre | Controlla la voce in busta paga

Dal Governo un regalo inatteso per gli italiani - Piemontetopnews.it

Dal Governo un regalo inatteso per gli italiani - Piemontetopnews.it (Foto X)

È arrivato il via libera del Governo: l’Italia torna all’antico, pioggia di euro per (quasi tutti) gli italiani senza fare niente.

Un anno così rosso come quello che va lentamente a concludersi non lo rivedremo più. No, non c’è alcun riferimento alla politica. Si sta infatti parlando solo di una convenzione riconosciuta da tutti che riguarda i calendari di uso comune.

Sui preziosi strumenti da appendere al muro o al frigorifero e che scandiscono il trascorrere (sempre troppo veloce…) dei giorni, infatti, i giorni festivi sono indicati proprio in rosso. Un modo efficace per distinguerli visivamente e magari prendere coraggio…

Già, perché il giorno indicato in rosso è un giorno non lavorato. Le domeniche, ovviamente, ma anche i sabati, per una buona parte delle categorie lavorative, oltre a tutti i giorni festivi, ai quali aggiungere quelli delle vacanze natalizie e pasquali.

E i ponti? Già, il riferimento dell’incipit a un 2024 più rosso che mai è proprio alle giornate lavorative che tali non sono state proprio perché è stato possibile agganciarle a feste che le hanno precedute o seguite.

Addio all’anno dei ponti: il 2024 è stato d’oro, definito il calendario 2025

Che la situazione cambierà ce ne accorgeremo subito, perché l’Epifania cadrà di martedì. La situazione migliorerà parzialmente in primavera, dal momento che Pasqua sarà il 20 aprile, poche ore prima della Festa della Liberazione, mentre il ponte che segnerà l’inizio dell’estate sarà quello del 2 giugno. La Festa della Repubblica cadrà infatti di lunedì.

Sta di fatto tuttavia che per la novità più rivoluzionaria possibile bisognerà aspettare qualche altro mese. Il mese di ottobre sta infatti per arricchirsi di una nuova-“vecchia” festa dopo il pronunciamento della Camera dei deputati.

La Basilica di San Francesco ad Assisi - Piemontetopnews.it
La Basilica di San Francesco ad Assisi – Piemontetopnews.it (Foto X)

Torna la festa più amata d’Italia: cosa cambia per i lavoratori privati e pubblici

A partire dal 2026, infatti, il 4 ottobre, giorno di San Francesco, patrono d’Italia, tornerà a essere una giornata di festa in Italia, oltre 50 anni dopo essere stata derubricata, essendo stata celebrata per l’ultima volta nel 1977. Manca solo il passaggio al Senato per l’approvazione definitiva. Per gli italiani quindi ci saranno nuovi motivi per sorridere, anche se non nell’immediato.

Le lavoratrici e i lavoratori dipendenti del settore privato vedranno infatti comparire in busta paga una nuova giornata festiva retribuita, mentre nel caso dovessero lavorare otterranno una maggiorazione del compenso, come previsto dai contratti collettivi per le giornate “rosse”. Quanto ai dipendenti pubblici ci saranno maggiorazioni e il pagamento maggiorato di eventuali straordinari. Il provvedimento prevede lo stanziamento di 10,6 milioni di euro da parte dello Stato, 8,7 milioni per i lavoratori del servizio sanitario nazionale e 1,8 milioni per le ore extra di polizia, forze armate e vigili del fuoco. Gli effetti, tuttavia, si vedranno solo nel 2027, dal momento che nel 2026 il 4 ottobre cadrà di domenica. Dopo aver atteso tanti anni, però, si può tranquillamente resistere per altri 24 mesi…