L’Italia ha deciso: vietato l’autoerotismo per sempre | Se ti beccano sono guai: finisci davanti ad un giudice

Quando l'autoerotismo finisce in tragedia - Piemontetopnews.it (Foto Freepik)
È una degli argomenti più divisivi quando si parla di sessualità: da oggi per la masturbazione si può anche finire in galera.
Fa male. Ma chi l’ha detto, è un toccasana. Una dicotomia del genere è alla base di gran parte dei ragionamenti della mente umana. È non è una sorpresa.
Già, perché per definizione l’uomo, inteso come creatura vivente, tende a farsi mille problemi e preoccupazioni anche quando non sarebbe assolutamente il caso. E se poi ci si mettono le false credenze…
Si prenda un tema sempre scottante come quello dell’autoerotismo. Quando si parla di sesso e cose affini scatta sempre l’imponderabile senso del pudore, se non della vergogna.
Come se fosse qualcosa da nascondere, anche di fronte al proprio partner. Già, perché a praticare l'”arte” della masturbazione non sono solo i single o i giovani. Anzi.
Morire di autoerotismo: la statistica più incredibile
Una volta messe da parte le convinzioni frutto di retaggi anti culturali che, è bene dirlo chiaramente, non hanno nulla a che fare con la religione, quel che va detto va detto. L’autoerotismo non fa male. A patto, come in tutte le cose, di usare la testa.
Detto questo bisogna rispettare chi la pensa diversamente e non l’ha mai praticato, a prescindere dal motivo. Si vive bene anche senza stimolarsi da soli, ma studi dimostrano che facendolo anche il rapporto di coppia ne guadagna, sotto tutti gli aspetti. Eppure, di masturbazione si può anche morire.
Quei giochi che finiscono in tragedia: l’Italia mette una pezza
Recenti ricerche hanno messo in evidenza una deriva molto pericolosa, quella della ricerca ossessiva del piacere. Se il 60% delle donne è l’80% degli uomini la praticano, all’anno si registrano tra i 500 e i 1000 morti per le conseguenze di giochi erotici avventati. Perché usare strumenti non idonei o non sicuri per la penetrazione può avere conseguenze fatali, più per lui che per lei.
Come rivelato dal dottor Daniel Giunti, sessuologo e fondatore del Centro Integrato di Sessuologia Il Ponte di Firenze la principale causa di decesso in questo caso è l’asfissia erotica, conseguenza della privazione di ossigeno al cervello. Succede quando si stringe il collo al partner o si usano sacchetti di plastica in testa per aumentare la sensazione di benessere e favorire l’orgasmo con l’autoerotismo: capita che non ci sia il tempo per togliere il sacchetto e quindi per evitare il peggio, con conseguenze irreparabili per la vittima e devastanti per il carnefice, che può venire accusato di omicidio colposo. Insomma stimolare se stessi e il partner va bene, ma meglio usare i sex toys sicuri. E sempre con la testa sul collo. Non dentro a un sacchetto.