L’hanno già denominata PENSIONE BIS, € 12.000 a tutti gli anziani inviando il modulo | Un solo requisito richiesto

Pensione Bis (web) - Piemontetopnews.it
È in arrivo una novità che potrebbe rappresentare una svolta epocale per migliaia di pensionati italiani.
Un’iniziativa che non è un’integrazione statale, ma un intervento mirato, pensato per rispondere a un’emergenza economica reale.
Stiamo parlando di un “Bonus Pensione” con un nome ufficioso ma già noto: la “Pensione Bis“. Il requisito richiesto per accedere a questa somma non è per tutti, ma per chi lo possiede, l’aiuto è significativo.
Un’opportunità concreta che dimostra come, in alcuni contesti, sia possibile attuare politiche di sostegno rivoluzionarie.
Scoprite subito se anche voi rientrate tra i beneficiari di questo importante stanziamento.
Un fondo autonomo contro il caro vita
Immaginate di poter integrare la vostra pensione con un sussidio che mira a garantire un importo minimo di 1.000 euro lordi al mese, adesso si può! La Provincia Autonoma di Bolzano ha preso l’iniziativa, varando un nuovo e sostanzioso sussidio pensionistico che entrerà in vigore a partire da novembre 2025. Questa misura è specificamente indirizzata a chi percepisce una pensione inferiore ai 1.000 euro lordi mensili.
L’obiettivo è chiaro, si vuole mitigare l’impatto del crescente costo della vita in Alto Adige, una delle aree italiane con l’indice di spesa per famiglie più alto, con un indice dei prezzi che a Bolzano supera nettamente la media nazionale. L’iniziativa, resa possibile da una convenzione con l’INPS, sfrutta le competenze autonome in materia di assistenza sociale per fornire un aiuto concreto e burocraticamente snello.
Ecco i requisiti e come si calcola l’importo
Per accedere a quella che è stata ufficiosamente chiamata “Pensione Bis”, il requisito territoriale è cruciale: bisogna essere residenti nella provincia autonoma di Bolzano almeno dal 31 dicembre 2024. A questo si aggiungono un’età minima di 65 anni e un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore ai 20.000 euro. Fondamentale, ovviamente, è essere titolari di una pensione INPS (vecchiaia, anticipata, invalidità, superstiti, assegno sociale, ecc.) che non superi la soglia dei 1.000 euro lordi mensili.
Il sussidio non è un’integrazione standard, ma un intervento assistenziale calcolato per garantire che la pensione annua complessiva, tredicesima inclusa, raggiunga i 12.000 euro lordi (corrispondenti a 1.000 euro al mese). Il bonus viene determinato sottraendo dall’importo annuo lordo di 12.000 euro la cifra totale della pensione annuale percepita (esclusa la tredicesima), e poi dividendo il risultato per 13 (per includere l’incremento mensile sulla tredicesima). L’iniziativa altoatesina si pone dunque come un modello efficace per sostenere le fasce più deboli in contesti ad alta pressione economica. Un esempio da replicare su scala nazionale per un benessere diffuso ed equo.