“Le auto le lasciate in garage a marcire”, qui è DIVIETO UFFICIALE | O vai a piedi o in bici

Qui vai a piedi o in bicicletta (Foto di wal_172619 da Pixabay) - piemontetopnews.it
C’è un posto in cui le auto sono vietate, si va solo a piedi o in bici: un paradiso verde dove il silenzio ha sostituito i clacson.
Per alcuni la libertà ha quattro ruote e un pieno di benzina. Poi ci sono quelli che, guardando i prezzi al distributore, cominciano a pensarla diversamente. In ogni caso, le nostre amate auto sono ormai un’estensione del corpo umano: ci portano ovunque, ma spesso ci legano più di quanto crediamo. Tipo quando devi fare 15 giri dell’isolato per trovare parcheggio ed eri già in ritardo quando sei arrivato.
Negli ultimi anni, l’auto è diventata anche un terreno di scontro morale. C’è chi le difende come simbolo di progresso e chi le accusa di avvelenare il pianeta. Le case automobilistiche promettono rivoluzioni verdi: elettrico, ibrido, ricariche veloci, materiali riciclati, tutto molto bello, ma intanto il traffico resta, e l’aria non profuma certo di bosco.
Siamo passati dal rombo del motore al sibilo silenzioso delle auto elettriche, ma la sostanza non cambia: sempre di lamiere e parcheggi si tratta. Persino le città “green” più virtuose fanno fatica a ridurre l’invasione dei veicoli. Sembra che senza un cofano davanti e un volante in mano non sappiamo più muoverci.
Eppure, qualcuno ha deciso di andare oltre. Non basta più rendere l’auto “più pulita”: in un certo posto, l’hanno bandita del tutto. Niente motori, niente clacson, niente smog. Solo silenzio, vento e, al massimo, pedali.
Auto bandite: qui si va a piedi o in bicicletta
Benvenuti in un piccolo paradiso italiano dove la parola “traffico” è sconosciuta. Un luogo che sembra uscito da un racconto ecologista ma che esiste davvero, incastonato nella laguna veneta, tra acque tranquille e distese di verde. Qui le auto restano fuori, e dentro si entra solo con la bici o con mezzi elettrici da golf.
L’isola si chiama Albarella, e chi ci mette piede capisce subito che la frenesia urbana è rimasta al di là del ponte. Cinque chilometri di natura pura, più di ottanta di stradine asfaltate che si snodano tra pinete, spiagge e lagune. Gli unici rumori ammessi? Il fruscio delle ruote e il canto degli uccelli.
Un vero paradiso
È un laboratorio di convivenza tra uomo e natura: oltre 150 specie di uccelli, fenicotteri rosa che si muovono tra i fiordi, daini che attraversano i sentieri con la calma di chi non ha mai sentito un clacson. Qui anche le persone rallentano, riscoprono la lentezza, e si accorgono che per muoversi basta molto meno di quanto credessero.
All’Isola di Albarella, in provincia di Rovigo, il tempo ha un ritmo diverso. Si pedala al mattino, si esplora in kayak nel pomeriggio e la sera si brinda guardando il tramonto. Nessun semaforo, nessun parcheggio da cercare: solo la sensazione che il mondo andrebbe avanti lo stesso anche se ogni tanto lasciassimo davvero le auto a marcire in garage.