La scuola più letale al mondo è in Italia: qui i bambini li ricoverano direttamente in Pediatria | Scattato l’allarme

Banchi vuoti, scoppia l'allarme scuola - Piemontetopnews.it (Foto X)
Un altro anno scolastico va in archivio, ma già impazzano le polemiche per il prossimo: a rischio la salute degli alunni.
Niente è più come prima, si sa. Luogo comune? Nella sostanza sì, molto simile al più frequentato “Si stava meglio quando si stava peggio”. Che poi non si sa bene a quando risalgano né il “prima”, né il “quando” che caratterizzano le due locuzioni, ma tant’è.
Proprio le difficoltà nel datare con precisione il periodo oggetto della nostalgia danno fiato al “partito d’opposizione”, ovvero a coloro che pensano si tratti solo di un modo come un altro per lamentarsi.
Possibile, quindi, che si stia parlando solo di un generico e bartaliano “È tutto sbagliato, è tutto da rifare”? Vietato fare di tutta l’erba un fascio, perché se è un dato di fatto che il progresso abbia portato benefici in alcuni campi lo è anche che non tutte le innovazioni siano state foriere di positività.
Prendiamo ad esempio la rivoluzione riguardante il calendario scolastico. C’era un tempo, non troppo lontano, in cui l’apertura e la chiusura dell’anno erano pressoché fisse e non c’erano paletti regolamentari da rispettare.
Le scuole di oggi non finiscono mai: scatta l’allarme in tutta Italia
Da qualche anno, invece, c’è un numero minimo di giorni da trascorrere sui banchi, che comporta calcoli a volte piuttosto complessi comprendenti ponti, vacanze natalizie e pasquali, con ovvie ricadute sul primo e sull’ultimo giorno di scuola. Sappiate comunque, cari studenti, che è severamente vietato ribellarvi. Perché c’è chi sta molto peggio.
Il riferimento è agli allievi ancora più piccoli, quelli degli asili. Anche nel 2025, come accade ormai da anni, le scuole dell’Infanzia chiuderanno solo il 30 giugno, accorgimento che risponde essenzialmente alle esigenze lavorative dei genitori, che hanno bisogno di un “appoggio” almeno fino all’inizio dell’estate. Tutto normale? Non proprio, perché non tutti gli istituti sono attrezzati alla bisogna.
Il sistema “Scuola” diventa letale? Se passa la proposta…
Proprio quest’anno il caldo torrido è scoppiato in anticipo, pertanto il rischio di ricadute sulla salute dei piccoli e degli insegnanti è concreto. Al peggio, però, non c’è mai fine e allora attenzione proprio a possibili, ulteriori novità riguardanti il calendario scolastico.
Anche quest’anno, infatti, infuria un grande classico, il dibattito sulle vacanze estive troppo lunghe dei docenti. Tra le soluzioni caldeggiate c’è quella di inserire una pausa invernale a febbraio, che comporterebbe però lo slittamento della fine delle lezioni a fine giugno. Proprio come accade per gli asili. Non tutte le scuole italiane sono costruite in edifici moderni, la natalità sarà anche in calo da anni, ma le classi restano numerose, ad ogni livello. Cuocere sui banchi fino alle soglie dell’estate sarebbe controproducente su tutti i livelli. Sì, si stava decisamente meglio una volta…