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La mostra “Il Sapore del Fare” dedicata all’artista Ezio Giaj approda da Pinerolo a Pragelato

PRAGELATO. Approda a Pragelato la mostra “Il Sapore del Fare. Ezio Giaj, amore e creatività per il territorio”. Si tratta di un omaggio alle creazioni e idee del compianto Ezio Giaj, grande amante della montagna e delle tradizioni delle sue genti. La mostra, già ospitata a Pinerolo da giugno a settembre nelle maniche dello storico Palazzo Vittone, è stata nuovamente allestita nel Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti Alpine di Pragelato in via Rivet 2 a Pragelato, un museo alla cui realizzazione l’artista aveva  concorso. L’inaugurazione è prevista per venerdì 27 dicembre alle ore 17 e sarà visitabile fino a lunedì 21 aprile  2025 e  con un calendario specifico nel periodo delle Universiadi. In questo periodo di festività sarà aperta  domenica 29 e lunedì 30 dicembre dalle ore 16 alle 18 e dal 2 al 4 gennaio  con lo stesso orario. Visite guidate su prenotazione chiamando il numero 348.4434357 anche attraverso l’applicazione Whatsapp.

La mostra, voluta da Alessandra Maritano, compagna di vita, di idee e  di progetti di Ezio Giaj, con l’ideazione  di Remo Caffaro, collaboratore e amico dell’artista, è stata realizzata con la collaborazione del  Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese e il Consorzio Vittone di Pinerolo. In esposizione immagini e disegni a tema montagna, borghi alpini e  costumi

“Pragelato è stato uno dei luoghi del cuore di Ezio Giaj. Le sue  borgate, il paesaggio, la montagna, le tradizioni e i costumi sono stati protagonisti di disegni e schizzi, di  ricerche e studi. Ha nutrito e  un particolare interesse e  si è prodigato per  far emergere e valorizzare questo  eccellente patrimonio con iniziative dedicate ai prodotti locali e mostre  dedicate alle fontane delle borgate e altre  – dice Alessandra Maritano -.  E’ molto  bello e fa bene al cuore  per questo  poter  presentare seppur in parte  la mostra  che gli è stata dedicata in questa località e presso il Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti Alpini di cui è stato  promotore e collaboratore. Una opportunità  per apprezzare  la creatività ardente,  la mano veloce e la sensibilità gioiosa di Ezio applicate al disegno e ai progetti”.

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