La chiamano TASSA SUL VIZIETTO € 432 per i fumatori | Lo Stato non ha nessuna pietà
Accise sigarette, arriva la stangata - Piemontetopnews.it (Foto X)
Il tabacco è una delle grandi passioni per gli italiani, ma nel prossimo futuro qualcosa potrebbe cambiare: allarme per tutte le tasche.
Una al risveglio, giusto per eliminare le residue scorie di stanchezza. Una dopo la colazione e una prima di entrare in ufficio. Poi, un numero imprecisato durante le varie pause caffè, per poi attendere la tanto agognata pausa pranzo.
Si tratta solo di una stima, in molti casi per difetto, della quantità di sigarette che un fumatore accanito consuma solo nella prima parte della propria giornata.
Poi, una volta esauriti i compiti lavorativi ed essere quindi usciti dalle sempre più frequenti no smoking zone, si può essere finalmente liberi di sviluppare a piacimento il proprio rapporto viscerale con il tabacco.
Il risultato è quello che chi proprio non sa fare a meno della nicotina supera la doppia cifra quotidiana, ignorando sull’altare dell’irresistibile adrenalina regalata dal fumo tutte le conseguenze negative che il “vizietto” rischia di avere.
Italiani popolo di fumatori: numeri shock, ma è in arrivo il giro di vite
I dati sul numero dei fumatori in Italia sono inoppugnabili. Si stima che il 24% della popolazione adulta, quindi compresa tra i 18 e i 69 anni, sia fumatore. Si tratta di circa 12,4 milioni di persone. Insomma, un italiano su 4 fuma con una media giornaliera di 12 sigarette.
Non c’è quindi nulla da meravigliarsi del fatto che l’industria del tabacco sia una delle più floride in tutto il Paese, tra le poche che non abbia conosciuto crisi neppure durante il lockdown. E la tendenza non sembra destinata a cambiare, per la gioia dei Monopoli e di conseguenza dello Stato.

La UE mette alle strette i fumatori: arriva il rincaro da paura
Per il 2026 e gli anni futuri sono previsti aumenti graduali del prezzo del tabacco a seguito della riforma della direttiva sulle accise sui prodotti del tabacco cui sta lavorando l’Unione Europea. Eppure il mercato italiano potrebbe contenere i danni. Il Governo ha infatti presentato alle multinazionali del tabacco un calendario fiscale che prevede aumenti delle accise programmati nel prossimo triennio. Il settore del fumo garantirà alla manovra oltre un miliardo di euro in tre anni, ma con un’importante pianificazione.
Così nel 2026 l’aumento sui prezzi delle sigarette sarà di 14-15 centesimi, per arrivare a 60 nel triennio. I rincari saranno più significativi per le “fai da te” a base di tabacco trinciato, così come per il tabacco riscaldato. Resta però il fatto che anche i consumatori tradizionali, pur riuscendo a evitare la stangata, saranno chiamati ad aumentare in maniera sensibile la spesa per soddisfare il “vizietto”. Calcolatrice e media italiana alla mano, infatti, con € 0,60 da aggiungere in 3 anni su due pacchetti al giorno l’aumento annuo della spesa di un fumatore medio sarà superiore ai 400 euro. Molti lavoratori italiani saranno quindi di fronte a un bivio e magari costretti a optare per una dolorosa, ma nel lungo periodo salutare, riduzione del proprio hobby preferito…
