INPS, l’anno inizia con € 122,40 sul conto: il regalo della Befana | Non li trovi nella calza ma sul conto
Regalo befana INPS (Canva) - Piemontetopnews.it
L’anno nuovo porta con sé una sorpresa graditissima per milioni di famiglie italiane, un vero e proprio “regalo” che non troverete nella tradizionale calza.
Dopo un anno di aumenti generalizzati dei costi, finalmente arriva un segnale positivo e automatico direttamente dall’INPS.
Si tratta di un aiuto economico che vedrà una piacevole crescita, senza che dobbiate muovere un dito.
Le cifre non sono casuali, ma frutto di un meccanismo pensato per tutelare il potere d’acquisto dei cittadini.
Molti non sanno ancora di quanto stanno per beneficiare, né come sia possibile che l’accredito avvenga in totale autonomia.
La mossa anti-inflazione
L’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico si prepara ad affrontare un nuovo e significativo adeguamento a partire dal 1° gennaio 2026. Questa misura, introdotta nel 2021, si conferma un pilastro del sostegno alle famiglie in Italia, erogata mensilmente dall’INPS per ogni figlio minorenne e, in presenza di requisiti specifici, fino al compimento dei 21 anni, senza limiti di età in caso di disabilità.
L’aumento non è frutto di una nuova manovra, ma di un meccanismo automatico legato all’inflazione: l’Istat, calcolando l’andamento del costo della vita nel 2025, ha previsto una rivalutazione complessiva dell’1,7%. Secondo le prime stime, ciò garantirà una maggiore capacità di spesa per gli oltre 6 milioni di nuclei familiari che nel 2024 hanno già beneficiato di questo supporto.

L’INPS fa tutto da sé
L’importo massimo mensile per ciascun figlio passerà da 201 euro a circa 204,4 euro. Allo stesso modo, l’importo minimo salirà da 57,5 a circa 58,5 euro al mese. Questo significa che, prendendo l’esempio di una famiglia con tre figli che beneficia dell’aumento minimo, l’incremento annuale sarà di circa 122,40 euro. Anche le fasce ISEE, che determinano l’importo esatto spettante alla famiglia, saranno aggiornate. Ad esempio, la soglia ISEE minima oltre la quale si inizia a ricevere l’importo base passerà da 17.090 a circa 17.520 euro. Le fasce intermedie si adegueranno a loro volta: per un ISEE medio, l’importo mensile potrà salire, ad esempio, da 179,7 euro a 182,8 euro. Le famiglie con figli con disabilità vedranno anch’esse un aumento automatico. Ad esempio, la maggiorazione per i figli non autosufficienti salirà da 120,6 euro a 122,7 euro mensili. Inoltre, saranno rivalutate le maggiorazioni specifiche destinate ai nuclei con più di tre figli e alle madri con meno di 21 anni. Un’altra maggiorazione rivalutata riguarda i genitori lavoratori single (nel caso in cui l’altro genitore sia deceduto) per un periodo massimo di 5 anni.
La notizia più confortante per i beneficiari è l’assoluta semplicità del processo: non sarà necessario presentare alcuna nuova domanda. Il meccanismo di rivalutazione, previsto dalla normativa istitutiva dell’Assegno Unico, è completamente automatico. L’INPS applicherà tutti gli adeguamenti a partire da gennaio 2026 sulla base del nuovo indice ISTAT. L’unica incombenza per le famiglie rimane quella di presentare l’ISEE aggiornato ogni anno (se si vuole beneficiare dell’importo massimo spettante) o, se non presentato, continuare a ricevere l’importo minimo. Il regalo di inizio anno, dunque, è già in viaggio per il vostro conto corrente.
